A Bolzano, Trento e Parma Ottavio Dantone dirige l’Orchestra Haydn in capolavori del Barocco e del Classicismo musicale

Tra Barocco e Classicismo, la Stagione sinfonica 2024/25 della Fondazione Haydn prosegue con la presenza sul podio di Ottavio Dantone, uno dei più apprezzati clavicembalisti italiani, nonché Direttore musicale dell’Orchestra Haydn. Il concerto si terrà martedì 11 marzo alle ore 20.00 all’Auditorium di Bolzano, in replica mercoledì 12 marzo alle ore 20.30 all’Auditorium di Trento e giovedì 13 marzo alle ore 20.30 all’Auditorium Paganini di Parma nell’ambito degli scambi artistici che caratterizzano l’attività delle Istituzioni Concertistico Orchestrali riconosciute dal Ministero della Cultura, a completamento del recente concerto a Bolzano e Trento dell’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma. Le tre serate dirette da Ottavio Dantone presentano alcuni capolavori di Händel, Bach e Haydn.

«Nel corso del ‘900 la musica barocca ha acquisito sempre più spazio all’interno delle programmazioni concertistiche – afferma Ottavio Dantone – La società moderna, infatti, ha valorizzato la musica del passato che in precedenza veniva eseguita sporadicamente. Programmare la musica barocca oggi significa anche osservarne l’evoluzione. Nel primo Barocco, infatti, la musica strumentale ha sviluppato un proprio linguaggio e codici specifici che hanno reso la musica più accessibile e comunicativa, in grado di conservare intatta nel tempo la sua forza espressiva».

La serata si apre sulle note di Water Music, tra le più celebri opere strumentali di Händel suite barocca omposta per una parata festiva che si è svolta alla presenza del Re sul fiume Tamigi il 17 luglio 1717. Coetaneo di Händel, Bach inserisce nelle sue Suite episodi concertanti, spesso anche chiamate Ouverture: la Suite n. 4 BWV 1069 in priogramma non ha nulla da invidiare ai più noti lavori di Bach. Il concerto si conclude con la Sinfonia n. 98 in si bemolle maggiore di Haydn. Sesta e ultima della prima serie delle Sinfonie cosiddette “Londinesi”, così definite per essere state composte in occasione dei due trionfali viaggi in Inghilterra compiuti dal compositore negli anni novanta del Settecento, il concerto aggiunge un nuovo tassello al completamento dell’esecuzione integrale promossa nella Stagione in corso da Ottavio Dantone.