Si potrebbe pensare a “La bella e la Bestia” vedendo questa commedia: la Bella è Ingrid (Renate Reinsve), giovane intraprendente con un futuro di drammaturga, vicina di casa di Edward (Sebastian Stan), suo coetaneo, single, attore in piccoli spot ma di argomento molto particolare. Infatti Edward è affetto da neurofibromatosi, che gli ha deformato terribilmente il viso, che nell’infanzia era perfettamente normale. Le sue “parti” attoriali dunque, sono riferite sempre a spot sulla malattia che lo affligge e che gli causa solitudine e depressione. Ma anche quando, grazie a un trattamento quasi miracoloso, il suo viso torna normale,  lui resta depresso, inquieto e non sa come affrontare la nuova situazione.

La pièce teatrale scritta da Ingrid, che Edward (ancora in versione “bestia”) aveva iniziato a inscenare con lei, rischia di virare in farsa. Finché non arriva per caso Oswald (Adam Pearson), affetto dalla stessa malattia, che rovescia completamente il gioco delle parti.

Oswald infatti, al contrario di  Edward, si accetta così com’è, sa stare in società nonostante il suo aspetto, anzi fa di questo il suo vanto e orgoglio, è pieno di spirito, allegria, passione ed entusiasmo e per di più è corteggiato dalle donne.
Il messaggio di Oswald/Adam Pearson, giornalista e conduttore televisivo britannico notissimo in patria, che nella realtà è davvero affetto da neurofibromatosi, è quello che lui da sempre  diffonde in ogni occasione: “Ci sono persone che non entrano nella categoria “belli” , ma questa è solo una convezione. Più ci si abitua a vedere persone “non conformi”, più la categoria “belli” è destinata ad ampliarsi e a includere sempre di più, non solo in base all’aspetto fisico”.

In concorso alla Berlinale 2024, A Different Man riesce a essere spiritoso nonostante il tema pesante, tra l’auto-percezione e la percezione (e il giudizio) degli altri. Vagamente ispirato, nelle ambientazioni, a Woody Allen, è il terzo film del giovane ma già molto apprezzato regista Aaron Schimberg, da New York, ed è il secondo con protagonista Adam Pearson, già in Chained for Life del 2018. Schimberg rimarca che bisogna fare attenzione alle parole, perché per certi temi non abbiamo ancora il vocabolario giusto: “Per esempio «Bestia», non è la parola giusta”.
Sebastian Stan – Edward, ha ritirato commosso l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione da protagonista.

SILBERNER BÄR FÜR DIE BESTE
SCHAUSPIELERISCHE LEISTUNG
IN EINER HAUPTROLLE
Sebastian Stan in
A Different Man
von Aaron Schimber