Nonviolenza in Italia per l’ambiente e i beni comuni è il nuovo libro di Gaia in cui Michele Boato racconta le più importanti azioni nonviolente italiane contro gli inquinamenti (Terra dei Fuochi, TAV, Grandi Navi a Venezia, trivelle ENI in Adriatico…), per difendere il verde, gli altri animali, i beni culturali, i nostri polmoni, l’umanità dal nucleare e dal collasso climatico. Questa pubblicazione porta a compimento il disegno avviato con l’uscita di Nonviolenza in azione del 2022 (iniziative e protagonisti, dall’antico Egitto ai nostri giorni, contro le guerre, il nucleare, il razzismo, colonialismo ecc.) e di Nonviolenza per la terra del 2023 (dalla parte dell’acqua, aria, foreste e popoli nativi di tutto il mondo, esclusa l’Italia): l’obiettivo è documentare come alla scelta non violenta, tradizionalmente collegata all’antimilitarismo, a figure come Gandhi e M.L. King e impiegata soprattutto nella difesa dei diritti umani, ci sia ampio ricorso anche per contrastare la crescita economica senza limiti, la globalizzazione e la tutela di natura e salute umana da catastrofi e inquinamenti. L’opera, quindi, raccoglie centinaia di concrete esemplificazioni di come con lotte, iniziative, esperienze e testimonianze è stata difesa la natura e cambiato il mondo con la nonviolenza.
Nelle 330 pagine troviamo protagoniste/i di queste lotte: moltissime sono le donne, e poi ancora giuristi, sindaci, comitati, sacerdoti, scienziati, musicisti, insegnanti, giornalisti. E persino alcuni imprenditori (come Olivetti o Carla Poli) e politici come Alex Langer, Laura Conti, Giorgio Nebbia e Antonio Cederna.
Ma molto interessante è la 17a e ultima parte del volume in cui Boato, sulla falsariga di un vero e proprio manuale di nonviolenza ambientale, esemplifica in un elenco ragionato le principali azioni non violente. Si spazia dal documentare al formare un comitato, dall’elaborare alternative possibili all’interloquire con i responsabili, dal far esprimere la popolazione al rivendicare fatti dalle istituzioni sino alla presentazione di una lista civica.
Il filo rosso di questi attrezzi da lavoro della nonviolenza ambientale è, veramente, l’esercizio da parte di ciascuno della propria libertà da tradurre sempre e ovunque in partecipazione, come suggeriva Giorgio Gaber in una sua celebre canzone.
Il libro sarà presentato a Mestre nello spazio Mestre Città Aperta in via Col Moschin 20, a qualche centinaio di metri dalla stazione, domenica 5 gennaio nell’ambito della Festa dell’Anno Nuovo. Sono in programma a partire dalle 15 momenti di riflessione come Guerra ai bambini reading musicale e tappa di avvicinamento ad una importante manifestazione che richiami l’attenzione sui gravissimi fatti che stanno accadendo da oltre un anno in Palestina, la premiazione delle tesi di laurea vincitrici del Concorso ICU- Laura Conti 2024 e l’allestimento da parte di StoriAmestre di una mostra per Il Parco del fiume Marzenego ispirata dalle idee dell’urbanista Giorgio Sarto.