Martedì 14 maggio alle ore 20.30 va in scena, in anteprima al Teatro Goldoni di Venezia, Afterplay, la pièce di Brian Friel, drammaturgo irlandese e famoso traduttore di Čechov. Lo spettacolo è la prima versione italiana tradotta da Monica Capuani e Massimiliano Farau ed è l’ultimo lavoro che presenta il regista veneziano Mattia Berto, dopo il successo dei suoi laboratori di teatro di cittadinanza.

“Sono felice di portare sul palco questo testo, che in Italia non è ancora stato mai visto, ma è un vero e proprio gioiello”, racconta Mattia Berto.

In un caffè di Mosca, nei primi anni Venti, due sconosciuti di mezza età si incontrano e iniziano a parlare del più e del meno fino ad approfondire tematiche legate alle loro esperienze personali.Lo spettatore accorto capisce così che Sonja, interpretata da Sara Lazzaro, altri non è che la nipote un po’ invecchiata di Zio Vanja e Andrej, in scena Alex Cendron, il fratello di Olga, Maša e Irina, le celebri Tre sorelle di Čechov, dopo più di vent’anni dalle vicende raccontate nelle commedie del grande autore russo. Mano a mano che i racconti procedono, si osserva come alcune strutture predefinite cadano all’improvviso: Sonja continua a combattere con una proprietà in cattive condizioni”, scrive Friel, “ed è ancora profondamente e disperatamente innamorata del medico locale” e  “Andrej è in parte ancora un ragazzo solo, confuso, senza madre, cresciuto in una remota cittadina di provincia con un padre autoritario e tre sorelle senza pace.

“La cosa interessante è che tutti si riconoscono nelle vite che scorrono di questi personaggi: è un gioco di specchi e di riflessi in cui chiunque si può immedesimare”, aggiunge il regista.

Afterplay è anche contaminazione di linguaggi, provocazione, utilizzo di nuove tecnologie e novità: parte dello spettacolo è infatti composta da un film, girato al mare, più precisamente al Lido di Venezia, mentre l’altra parte porta in scena attori in carne e ossa: “come ogni volta, nei miei lavori, voglio che entri la Vita vera, voglio l’autenticità disarmante, voglio l’unione di attori professionisti ma anche di persone comuni”, conclude Mattia Berto.

Biglietto unico a 5 euro.

Lo spettacolo, dopo l’anteprima veneziana, sarà al Teatro Palladium di Roma dal 16 al 19 maggio.

Foto in copertina di Giorgia Chinellato.

 Ulteriori informazioni:

Teatro Goldoni di Venezia

041 2402014

info.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it