Il grande cinema va in scena dal 26 giugno al 2 luglio al Teatro Antico per la 68. edizione del Taormina Film Fest. La manifestazione, diretta per il secondo anno da Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia, apre con Il Padrino in versione restaurata alla presenza di Francis Ford Coppola. La serata, condotta da Anna Ferzetti, inaugura un programma ricco di stelle, da Giuseppe Tornatore con Ennio a Ferzan Özpetek nel “one man show” Ferzaneide e celebra il talento femminile con Tell it Like a Woman, un’opera composta da sette corti realizzati da Maria Sole Tognazzi, Lucia Puenzo, Catherine Hardwicke, Taraji P. Henson, Leena Yadav, Mipo O, Silvia Carobbio e Lucia Bulgheroni e che vede tra le interpreti Jennifer Hudson, Margherita Buy, Marcia Gay Harden, Leonor Varela, Jacqueline Fernandez, Ann Watanabe ed Eva Longoria – protagonista di un episodio girato in Italia – che accompagnerà il film nella città siciliana.
Nel Festival ci saranno anche degli intermezzi musicali con le esibizioni, tra gli altri, di Raphael Gualazzi che presenterà una performance dedicata alla musica per il cinema, poi Kaballà, Lello Amalfino, Mario Venuti. Quest’ultimo è anche protagonista del docufilm biografico Qualcosa brucia ancora di Daniele Gangemi che verrà presentato in proiezione pomeridiana al Palazzo dei Congressi. Ancora musica con il maestro Franco Battiato, celebrato con eleganza ed efficacia nel documentario di Marco Spagnoli, La voce del padrone.
Un percorso acustico che si concluderà il 2 luglio con Ennio, struggente omaggio al più prolifico e amato compositore italiano nel mondo, alla presenza del regista, il Premio Oscar Giuseppe Tornatore.
Sono sei i titoli del concorso internazionale, riservato alle opere prime e seconde, che esplora mondi e tematiche diverse. Si apre con l’action thriller American Murderer diretto dal giovane e promettente newyorkese Matthew Gentile, e basato su una storia vera; mentre il britannico Boiling Point dell’attore Philip Barantini (al suo debutto alla regia) ci porta nella frenetica cucina di un ristorante nel giorno più impegnativo dell’anno.
È la femminilità al centro di Baby Pyramid, film d’esordio della regista danese Cecilie McNair, dramma psicologico sul tema della fertilità, e ancora una donna è la risoluta protagonista del western The Drover’s Wife – the legend of Molly Johnson scritto, diretto e interpretato da Leah Purcel, australiana di origini aborigene. L’Italia è in selezione con due titoli: Le voci sole di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi (con un Giovanni Storti in veste insolitamente drammatica) che riflette sugli effetti collaterali dei social media e Io e Spotty, secondo film di Cosimo Gomez, con Filippo Scotti, premio Marcello Mastroianni all’ultimo Festival di Venezia per l’interpretazione in È stata la mano di Dio.
Da quest’anno a valutare i film in concorso sarà anche una giuria popolare composta da sette cittadini siciliani e cinefili, che assegneranno il Premio del Pubblico. Ci sarà inoltre una giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici composta da Pedro Armocida, Michela Greco e Alessandro Cuk.
Un Festival che abbraccia cinema e musica, ma anche lo sport con l’anteprima mondiale di Italia 1982, una storia azzurra. I mitici campioni del mondiale di Spagna Fulvio Collovati, Beppe Dossena, Franco Selvaggi e Marco Tardelli sono pronti a ricordare e a rivivere, per la prima volta sul palco del Teatro Antico, i giorni esaltanti di una vittoria trionfale e inaspettata entrata prepotentemente nell’immaginario collettivo. Non mancherà il cinema italiano con la première di La mia ombra è tua, un viaggio verso una storia d’amore mai finita che, basato sul romanzo del Premio Strega Edoardo Nesi, segna il ritorno alla regia di Eugenio Cappuccio, con Marco Giallini, Giuseppe Maggio e la partecipazione di Isabella Ferrari.
Previsto inoltre all’interno del Festival un omaggio a due protagonisti della commedia quali Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi , i cui volti impreziosiscono il poster ufficiale di quest’anno. I due miti verranno ricordati dai figli, Paola e Gian Marco, attraverso la proiezione pomeridiana di Venga a prendere un caffè da noi di Alberto Lattuada (con Tognazzi) e Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (scritto, diretto e interpretato da Gassman ) nelle versioni restaurate dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Una collaborazione che si rinnova, quella con il CSC – Cineteca Nazionale, anche con un ricordo di Angelo Musco, uno dei più grandi attori comici siciliani , omaggiato a 150 anni dalla nascita con la proiezione di C’era una volta Angelo Musco, del 1953, con un giovanissimo Nino Manfredi.