Ad aprire martedì 6 novembre pomeriggio a Padova in Sala Sartori di Palazzo Liviano il convegno internazionale “Sguardi Verdi: la riflessione ecologica nell’animazione cinematografica” Elena Past, Acting Dean all’Irvin D. Reid Honors College e professoressa di Italiano alla Wayne State University di Detroit, che ha illustrato il progetto Analog Anthropocene sulla connessione tra le geologie dell’Antropocene (inteso come l’impronta di vari elementi terreni, quali fertilizzanti, plastica ecc, sugli altri), il concetto dell’analogico (ovvero l’impronta di un elemento del mondo, come suono, testo, luce, su un altro) e il film analogico in particolare. Questa relazione è stata approfondita a partire dalla storia ambientale di un produttore italiano di pellicole analogiche, Ferrania. A seguire l’intervento di Cristina Formenti, ricercatrice presso l’Università di Udine, intitolato “Il documentario animato contemporaneo e l’insostenibilità del realismo digitale”: Formenti si è soffermata sull’insostenibilità ambientale di alcune scelte produttive e registiche effettuate durante il processo di realizzazione di documentari animati contemporanei digitali, evidenziando come non necessariamente il digitale sia sinonimo di ecosostenibilità e la necessità di sviluppare protocolli specifici per cercare di diminuire l’impatto ambientale nel settore dell’animazione. La giornata poi si è conclusa con la presentazione del libro Il cinema d’animazione. Gli scenari contemporanei dal cartoon al videogame (Carocci, 2023) alla quale hanno preso parola il curatore Christian Uva, professore ordinario al DAMS dell’Università Roma Tre e gli autori e le autrici Marco Bellano, Marie Skłodowska-Curie Global Fellow, Cristina Formenti, Roberta Novielli, Giacomo Ravesi .Il convegno è ripreso mercoledì 7 novembre 2023, in Sala Paladin a Palazzo Moroni con l’intervento online di Sean Cubitt, professore di screen studies all’Università di Melbourne, intitolato “Re-animation: ecocritique’s material-aestetics problem”, moderato da Marco Bellano. In particolare, si è parlato di rianimazione, di restituire vita e anima a cose immobili, considerando la sempre opaca relazione tra opere d’arte e pratiche estetiche. A seguire gli interventi di Christian Uva( “Animazione e tecnologia: per uno sviluppo sostenibile tra scienza, arte e guerra”), di Giacomo Ravesi(“Natura morta su pellicola. Animazione sperimentale e nuovi immaginari ecologici”) e di Roberta Novielli dal titolo “Il tema ecologico nell’animazione giapponese contemporanea” La mattinata si è poi conclusa con una tavola rotonda, moderata da Rosamaria Salvatore, che ha visto protagonisti i coordinatori dei Gruppi di lavoro CUC (Consulta Universitaria di Cinema) di “Animazione” ed “Ecocinema e sostenibilità”. Nel pomeriggio invece, il convegno è ripreso in Sala Sartori di Palazzo Liviano dove si è svolta una masterclass di animazione cinematografica con Michael Dudok de Wit, animatore e premio Oscar per Father and Daughter (2000), dove si è parlato delle tecniche di animazione utilizzate nei suoi film e di quanto la natura e l’ecologia siano protagoniste all’interno delle sue opere. La masterclass è stata prima introdotta da Andrijana Ružić, laureata in Storia e Critica dell’Arte e specializzata in Storia dell’Animazione, che ha sottolineato come La Tartaruga Rossa (Dudok de Wit, 2016) sia un film molto stratificato sia a livello narrativo che visivo, mettendo in evidenza l’attenzione all’ecologia e al rapporto dell’uomo con la natura. Per poterlo spiegare al meglio si è introdotto un nuovo termine, Koinocene, traducibile letteralmente in era di connessione o partecipazione. Il convegno, infine, si è concluso con i saluti istituzionali da parte di Rosamaria Salvatore, coordinatrice del progetto Sguardi Verdi: la riflessione ecologica nell’animazione cinematografica: modelli narrativi e divulgazione della cultura green.All’organizzazione del convegno ha dato il suo sostegno il Cinit Cineforum Italiano.