Un uomo (Gianmarco Tognazzi), inseguito dalla polizia dopo una rapina, entra in una panetteria e prende in ostaggio i presenti: Ambra (Vanessa Incontrada), una prostitua, Regina (Elena Cotta), una pensionata, Remo (Francesco Pannofino), il proprietario panettiere, e Nabil (Jonis Bascir) è un venditore ambulante. Il commissario (Alessandro Haber) e la negoziatrice Anna (Eleonora Ivone) devono risolvere la situazione.
Ostaggi nasce come un lavoro teatrale portato sul palcoscenico dal regista e, suo, autore Angelo Longoni. Eleonora Ivone lo ha voluto tradurlo per lo schermo, come sua opera prima. Insieme ad Angelo Longoni ha scritto sceneggiatura adattandola al cinema.
“Ostaggi – raccontano Longoni e la Ivone – è una commedia che parla delle diseguaglianze economiche e razziali e dei conflitti esistenti nella nostra società. Un uomo è inseguito dalla polizia perché ha rapinato il furgone portavalori di una banca, fuggendo entra in una panetteria e prende in ostaggio, oltre al panettiere, gli avventori presenti: una vecchia signora, una prostituta e un siriano immigrato clandestino.”
Girato a Rende in Calabria con il sostegno della Calabria Film Commission, vede nel cast: Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Francesco Pannofino, Alessandro Haber, Jonis Bascir, Eleonora Ivone. Le musiche sono di Niccolò Agliardi.
Eleonara Ivone: “Come regista e attrice, allo stesso tempo, è stato fondamentale mantenere lucididità e distacco. Ho avuto la fortuna di prepararmi prima. Ho interagito con il mezzo, la macchina da presa, scegliendo prima inquadrature e modalità, equilibrando prima i due ruoli da regista e attrice. Ognuno dei personaggi ha il suo dolore cui vuole ribellarsi e all’iterno della panetteria avviene tutto questo.
Gianmarco Tognazzi: “Il mio personaggio arriva a un gesto inconsulto. È un uomo perbene che si trova in un sistema che ti possono portare all’esperazione quando non hai vie di uscite. Un sistema che ti imprigiona lo porta ad andare fuori di testa, senza prevedere le mille variabili, conseguenze del suo gesto”.
“Vanessa Incontrada”: “Il bello di Ambra, che ha scelto di fare la prostituta, come ribellione, dignitosa, capace di comprendere chi ha davanti. Con ognuno dei personaggi ha un rapporto diverso”.
Francesco Pannofino: “Serviva un panettiere un po’ rotondetto, eccomi! E anche un po’ pavido. Non è un personaggio positivo, è lontanissimo da me. Ma del resto questo è il mestiere dell’attore. Siamo stati fortunati perché la sceneggiatura arriva dal teatro, quindi le battute erano state studiate al dettaglio. Non c’era nulla da cambiare. La cosa bella di questo film è il disagio emotivo che questi personaggi provano. Lì escono fuori i carattere dei personaggi”.
Elena Cotta: “È un personaggio umano, ha una fragilità da reggere. Esprime la normalità di una persona assolutamente qualunque. Si trova coinvolta in una situazione pericolosa e tira fuori carattere e grinta che mette tutti in linea”.
Jonis Bascir: “Ero anche nella compagnia teatrale. I personaggi sono ben scavati. Mi commuovevo a teatro, mi sono commosso anche rivedendo il film. Il tutto sprigiona tante emozioni anche molto diverse tra di loro. Il mio personaggio è un disperato. Questo film che racconta tante disperazioni, fa anche questa piccola denuncia sul mio personaggio, che arriva da lontano su un barcone, da dove c’è guerra. C’è molta umanità ed emozione in questo film”.
Alessandro Haber: “Sono un personaggio qui che di umano non ha nulla. Probabilmente represso e sfoga questa sua indole nel voler sparare a tutti. Ed entra in conflitto con il personaggio di Ivone”.
Dal 15 maggio su SKY CINEMA PRIMA FILA PREMIERE