La 57. Biennale d’Arte – diretta da Christine Macel – propone tante novità, prima tra tutte la possibilità di incontrare e dialogare con gli artisti in occasione di Tavola Aperta: per tutto il periodo dell’esposizione è possbile prenotare un pranzo con gli artisi per parlare di arte, creatività e ispirazione.
Ma c’è un’altra tendenza che rende particolarmente viva quest’edizione della Biennale Arte, Viva Arte viva, appunto. Durante il periodo della vernice sono state organizzare numerose performance tra le quali un rito brasiliano condotto da Ernesto Neto al Padiglione degli Sciamani. Sempre in Arsenale, Nevin Aladag ha portato un gruppo di ballerine che creano ritmi con i tacchi ballando su pedane, ognuna con una musica diversa.
Performance itineranti per la Biennale, come quella che ha proposto il Museoum on Tour austriaco dove una fila di soldati creavano e rompevano le file.
Ma anche performance non ufficiali con orchestre sulla fondamenta dell’Arsenale o  l’artista inglese che posava in padiglioni altrui: durante la Biennale chiunque sente l’esigenza di manifestare il proprio lato artistico.