I programmi di Danza Musica e Teatro (qui approfondimento su Teatro) della Biennale di Venezia si svolgeranno quest’anno senza soluzione di continuità.
Dal 14 al 25 settembre il Festival Internazionale del Teatro, quarto atto del progetto del Direttore Antonio Latella, pensato come una sorta di “collettiva” di artisti italiani sul tema della censura.
Dal 25 settembre al 4 ottobre il Festival Internazionale di Musica Contemporanea, che il Direttore Ivan Fedele ha focalizzato sul dialogo tra generazioni.
Dal 13 al 25 ottobre il Festival Internazionale di Danza Contemporanea, diretto da Marie Chouinard, che completa il suo quadriennio di direzione perseguendo un’idea di danza inclusiva.
«La collaborazione virtuosa fra Teatro, Danza e Musica rappresenta l’esempio più calzante di un progetto più ampio che prevede di sviluppare il dialogo fra le arti che costituiscono l’anima della Biennale» afferma Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia. «Le condizioni imposte dalla pandemia hanno dato anche qualche frutto involontariamente positivo. E’ infatti una buona cosa che in un periodo concentrato da fine agosto a fine novembre si svolgano la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica seguita, come in un passaggio di testimone, dai Festival di Teatro, Musica e Danza. E che ciò avvenga attraverso un legame profondo con Architettura e Arte che, se pur rinviate al 2021 e al 2022, saranno presenti nella Mostra curata dai sei direttori (Hashim Sarkis, Cecilia Alemani, Alberto Barbera, Antonio Latella, Ivan Fedele e Marie Chouinard) che al Padiglione Centrale dei Giardini racconterà i momenti chiave della storia della Biennale lunga 125 anni (1895-2020). In questo modo la Biennale si ripresenta al mondo dando un segnale importante e forte di unità e compattezza nella promozione della ricerca nel campo delle arti contemporanee».
Osserva ancora Cicutto: «Teatro Musica e Danza hanno mantenuto i loro programmi (salvo qualche cambiamento per Danza che contava su presenze internazionali provenienti da Paesi che non possono ancora garantire la totale mobilità) allineandosi alla conferma di date e programmi della Mostra del Cinema. Da subito è stato chiaro che non ci saremmo “accontentati” di Mostre e Festival on line, ritenendo la presenza fisica un elemento fondamentale e insostituibile della piena fruizione dell’offerta della Biennale. Una scelta dettata anche dal rispetto per il grande lavoro fatto in questi anni con dedizione e passione dai Direttori Artistici delle tre discipline che oggi presentano i loro programmi».
Biennale Musica
10 giorni con 18 appuntamenti che riservano 28 novità, di cui 15 in prima assoluta (7 commissionate dalle Biennale) e 13 in prima nazionale compongono il 64. Festival Internazionale di Musica Contemporanea.
Il Direttore Ivan Fedele ha voluto ricordare gli anniversari di Bruno Maderna, Luigi Nono, Franco Donatoni e Ludwig Van Beethoven. Il FontanaMix e il Collettivo In.Nova Fert, sono autori e interpreti di Sette Canzoni per Bruno. Il violino di Francesco D’Orazio, il pianoforte di Francesco Prode e la tuba del giovanissimo Arcangelo Fiorello eseguiranno tre brani di Nono per strumento solo ed elettronica. Il Divertimento Ensemble di Sandro Gorli sarà impegnato in pagine di Donatoni. I pianisti Leonardo Colafelice, William Greco, Pasquale Iannone saranno protagonisti di tre concerti dove “trait d’union” è l’opera di Beethoven, proposta in un gioco di scambi con pagine di Karlheinz Stockhausen, Pierre Boulez, Franco Donatoni.
I Cenci di Giorgio Battistelli trova la sua prima versione in italiano a oltre 20 anni dal suo debutto con l’Ensemble900 del Conservatorio della Svizzera Italiana diretto da Francesco Bossaglia. Il visionario teatro di suoni di Instrumental Freak Show di Giovanni Verrando, ideatore di nuovi strumenti che vanno oltre l’orchestra acustica occidentale, sarà interpretato dai componenti dell’Interface Ensemble di Francoforte diretti da Francesco Pavan.
Fra gli ensemble, gli undici elementi del Cairn Ensemble; l’Ensemble Fractales e l’Oktopus Ensemble.
Infine, non mancheranno l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius per il concerto inaugurale dedicato a Luis De Pablo e l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Timothy Redmond, con un trittico di autori di prestigio (Fabio Vacchi Fabio Nieder, Dai Fujikura).
Per Biennale College – Musica, quest’anno debutteranno 4 composizioni multimediali originali, grazie all’attività del CIMM – Centro di Informatica Multimediale Musicale della Biennale di Venezia. Opere originali firmate da compositore e video artista: Matteo Gualandi e Silvio Petronzio, Luca Guidarini e Andrea Omodei, Matteo Tomasetti e Filippo Gualazzi, Francesco Pellegrino e Roberto Cassano.
Per la Musica il Leone d’oro alla carriera va a Luis De Pablo, classe 1930, autore onnivoro e originalissimo, determinante nel rinnovamento musicale del suo Paese.
Il Leone d’argento va al compositore francese Raphaël Cendo, classe 1975, fondatore di un vero e proprio movimento estetico, il “saturazionismo”, che ha rivoluzionato il modo di concepire e scrivere musica attirando tanti giovani compositori. A De Pablo è dedicato il concerto inaugurale con la prima assoluta di Concierto para viola y orquesta e la prima italiana di Fantasías. Un’altra prima italiana per Raphaël Cendo: Delocazione.
Biennale Danza
Due settimane di spettacoli per il 14. Festival Internazionale di Danza Contemporanea diretto da Marie Chouinard con 19 coreografi autori di 23 titoli (7 in prima assoluta e 5 in prima nazionale), ma anche incontri e film.
Nel solco delle edizioni passate, i coreografi invitati, fra cui molti appartenenti alle generazioni degli anni ’80 e ’90, fanno della danza un territorio senza limiti.
Il Festival vedrà ospiti Olivier Dubois con Pour sortir au jour; la catalana Maria Campos e il libanese Guy Nader, con Times Takes the Time Time Takes; Noè Soulier con The Waves e Portrait of Frédéric Tavernini; Lisbeth Gruwez con Piano Works Debussy e Lisbeth Gruwez dances Bob Dylan; la basca Jone San Martín con Legitimo/Rezo; Claudia Catarzi, interprete per i maggiori coreografi ma anche autrice di raffinati assoli e duetti, come Posare il tempo.
E ancora saranno ospiti del Festival Matteo Carvone che rivisita un classico della danza con (Faun); Silvia Gribaudi con il successo di Graces, un’apoteosi della potenza liberatoria dell’imperfezione; Chiara Bersani con Gentle Unicorn, spettacolo manifesto della sua ricerca sul corpo politico; Marco D’Agostin, attivo in proprio dal 2010, alla Biennale con Avalanche, che ha debuttato ai Recontres chorégraphique internationale de Seine-Saint-Denis.
Dopo l’esordio dello scorso anno per Biennale College, tornano sul palcoscenico del Festival Sofia Nappi e Adriano Bolognino, autori di una commissione della Biennale per due nuove opere, rispettivamente Ima e Your Body is a Battleground.
Diversi sono gli appuntamenti di quest’anno con Biennale College – Danza. Silvia Giordano, Emese Nagy, Melina Sofocleous, vincitori del bando coreografi, presenteranno tre creazioni libere e originali a conclusione di due mesi di lavoro, ricerca ed elaborazione con 7 danzatori professionisti e il confronto con esperti del settore. Tre i lavori presentati anche dai 12 danzatori del relativo College, al termine di un percorso intensivo di oltre tre mesi: una nuova creazione ideata da Marco D’Agostin, In Museum dal repertorio di Marie Chouinard e una nuova versione, ideata appositamente per i danzatori del College, del celebre Sacre du printemps di Xavier Le Roy.
Infine, i Leoni della Danza premiano la dinamicità e la permeabilità di questa disciplina, con il Leone d’oro alla carriera all’ispano-elvetica La Ribot, personalità unica nel mondo dell’arte coreografica. Il Leone d’argento premia Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa e didatta che ha costruito un’architettura teorico-pratica di assoluto rigore. La Ribot presenterà in prima italiana Panoramix e Another Distinguée. Fisica dell’aspra comunione è il titolo presentato da Claudia Castellucci in prima assoluta.
I cataloghi digitali
Quest’anno i cataloghi digitali dei Festival di Danza, Musica e Teatro saranno disponibili in anteprima online sul sito web della Biennale (www.labiennale.org).
Da giovedì 2 luglio è disponibile il catalogo del 48. Festival Internazionale del Teatro (14 > 25 settembre), che si potrà consultare in preview e quindi scaricare acquistandolo al prezzo speciale di 5 euro (anziché 15 euro).
Il catalogo racconta, in oltre 500 pagine, gli artisti e le opere che compongono il prossimo Festival. «Abbiamo chiesto a tutti gli artisti – dichiara il Direttore Antonio Latella – di prendere parte attivamente alla creazione del catalogo, chiedendo loro di esporsi attraverso una biografia scritta di proprio pugno, che fosse ‘non censurata’, ovvero senza omettere particolari o episodi che in genere vengono taciuti in pubblicazioni ufficiali. Inoltre, gli artisti stessi hanno scritto la presentazione dei loro spettacoli prestando una particolare attenzione al tema del Festival (la censura), che orienta e ha orientato il loro lavoro. Infine, anche ironicamente, abbiamo chiesto loro di pensare a dei convenevoli, ovvero a delle frasi di circostanza che spesso si dicono, a fine spettacolo, ai protagonisti dell’opera appena vista, per salutarli tacendo il proprio vero pensiero. Un ennesimo, anche divertente, nascondimento».
Un capitolo finale, intitolato Rielaborazioni artistiche dovute al Covid-19 è stato poi aggiunto, invitando registe, registi e compagnie al banco di prova della messinscena in tempi di disposizioni post emergenza sanitaria.
Il catalogo sarà prossimamente in libreria e negli spazi del Festival.
Successivamente saranno diffusi online sul sito web della Biennale anche i cataloghi del 64. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (25 settembre > 4 ottobre) e del 14. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (13 > 25 ottobre).
Luca Benvenuti