Andrea Tagliaferri non ha scelto un sentiero facile per il suo debutto alla regia. Dopo aver frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha lavorato come assistente e aiuto regista sui film Gomorra, Reality e Il Racconto dei Racconti e ora arriva in concorso al 35° Film Festival. Blue Kids, uno dei film più interessanti del concorso, un lavoro scritto insieme a Pierpaolo Piciarelli. E’ la storia di un fratello e una sorella, legatissimi e diabolici, disposti a tutto per i loro fini, vivono senza conoscere alcuna responsabilità. Non hanno un nome, come nessuno in questa storia perché “mi piaceva rimanessero figure stilizzate, in un mondo surreale. E poi nella vita di tutti i giorni difficilmente ci si chiama per nome perché ci si conosce”.
Come la produttrice ha precisato è una favola macabra che propone un genere di cattiveria che affonda le sue radici nella cronaca. Riguardo alle suggestioni nella creazione di queste due figure il regista ha precisato che “Avevo l’esigenza di raccontare questi stati d’animo, raccontare l’atmosfera di questo malessere, il modo di vivere, come in una bolla dove puoi fare tutto”.
Dove dove nascono questi due ragazzi, ancora bambini, legati all’infanzia “La loro storia guarda ad alcuni aspetti della cronaca, ma ho voluto raccontare quei personaggi nel loro mondo. Per questi due ragazzi tutto è un gioco, è come se fossero ancora bambini. Le canzoni dei cartoni animati, il legame con la nonna: è come se vivessero in un loro ricordo. Non sono andati avanti, sono rimasti fermi a quel ricordo d’infanzia quando erano felici; la loro unica umanità sta in quel momento, poi si sono isolati dal mondo”.
Ad interpretare i due protagonisti sono i perfetti sono Agnese Claisse e Fabrizio Falco “Scegliere loro è stato semplice e veloce. Mi sono basato sui volti che per me erano perfetti per quei ruoli. Hanno letto la sceneggiatura ed è piaciuta. Sono arrivati sul set e, senza conoscersi prima, è nato qualcosa di speciale. Sul set c’era un’atmosfera familiare, ho messo su una squadra di amici; Agnese e Fabrizio si sono subito integrati in questa famiglia”.
Un film non facile per l’argomento trattato “E’ il mio primo film e ci trovo un sacco di errori. Avrei potuto essere più chiaro. Al montaggio mi sono ritrovato con varie cose da risolvere. Quindi ho dovuto girare di nuovo alcune scene. Ecco, è stato faticoso, ci è voluto tempo. E’ stato fondamentale avere intorno certe persone che non solo mi hanno fatto capire cosa non andava, ma hanno aspettato anche che io me ne rendessi conto. Un po’ come una storia d’amore, quando la ragazza non è quella giusta per te, gli amici te lo dicono, ma ci devi arrivare da solo”.