“Doctor Strange nel Multiverso della Follia” di Sam Raimi
Se non avete visto la serie tv Wanda Vision disponibile solo sulla piattaforma Disney+ non capirete questa nuova avventura del Doctor Strange.
Destano più interesse i 9 episodi della serie Disney che questo nuovo capitolo di Doctor Strage.
Chiara la premessa: qui c’è un passo falso, un capitombolo, una stupidaggine di fondo della sceneggiatura che dà per scontato che il pubblico medio, come noi, cioè non fan fanatico della Marvel, abbia una conoscenza approfondita di tutto ciò che viene prodotto sulle piattaforme, in questo caso Disney+ e fumetti vari.
53 anni dopo, il Signore delle Arti Mistiche è stato accolto tra i SuperEroi dell’Universo Cinematografico Marvel con il film del 2016 Doctor Strange, che portava lo stesso nome del suo protagonista.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia vede il protagonista con i suoi amici saltare da un universo parallelo all’altro – i multiversi – per proteggere una ragazzina che non ha controllo sui suoi poteri unici e pericolosi, che fanno gola a forze diaboliche.
Ci sono insormontabili problemi strutturali in questo film che non riesce nemmeno a divertire. Quando Strange verso la fine dice “Potrebbe esserci un altro, un altro, un altro me in questo universo” la sensazione è quella di aver perso due ore di tempo.