Al cinema Dante di Mestre arriva martedì 14 novembre alle 21.00 il terzo appuntamento, con Le Margheritine (Sedmikrásky, 1966) nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Considerato una pietra miliare della Nová vlna(la Nuova Onda cecoslovacca), l’irriverente film della regista Věra Chytilová è un riuscitissimo esperimento dadaista intriso di un’acuta satira sociale. Libero da qualsiasi convenzione stilistica come libere appaiono le due protagoniste, due magnetiche ragazze di nome Marie, che, annoiate dal mondo circostante, decidono di trascorrere le loro giornate infrangendone le regole. Un inno alla ribellione che incarna il sentimento diffuso in Cecoslovacchia all’alba della Primavera di Praga, che sarebbe arrivata solo due anni dopo.
Prosegue anche la collaborazione con l’UnArchive Film Fest e il Premio Cesare Zavattini, promossi da AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, attraverso la proiezione di altri due cortometraggi realizzati con la tecnica del found footage, ossia il recupero e il riutilizzo del cinema d’archivio. Due lavori in linea con l’intento politico de Le Margheritine: Bluescreen (2016) di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo e Then & Now (2017) di Giulia Tata e Antonino Torrisi.
Come di consueto, le proiezioni saranno seguite da un momento di dibattito con il pubblico, per favorire uno scambio di opinioni a proposito dei titoli proposti. Uno dei momenti più belli della rassegna, che ribadiscono il ruolo della sala come spazio di incontro e dello spettatore come fruitore attivo del film.
Segnaliamo che il prossimo e conclusivo appuntamento della rassegna si terrà martedì 21 novembre, sempre dalle ore 21.00 al Cinema Dante di Mestre, con Un sogno chiamato Florida (2017) di Sean Baker e Lo chiamavano Cargo (2019) di Marco Signoretti.
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