Con due premi importanti a Cannes 2024 (Premio della giuria e Premio per la miglior interpretazione femminile all’intero cast), quattro Golden Globes (Miglior film commedia o musicale, Miglior film in lingua non inglese, Migliore attrice non protagonista, Miglior canzone originale) e cinque European Film Awards, arriva nelle sale italiane il 9 gennaio 2025 Emilia Pérez, diretto da Jacques Audiard, un film che supera la definizione di genere cinematografico, mescolando abilmente narcotraffico e musical (o melodramma) commedia d’amore e storia di transizione, thriller e dramma.
Zoe Saldaña è Rita, una giovane e ambiziosa avvocata, super qualificata e sottopagata che lavora per uno studio che risolve i guai di ricchi e criminali, siano essi politici corrotti o narcotrafficanti. Come Manitas, potente e misterioso boss di un cartello messicano che da anni sta segretamente pianificando di sparire e rifarsi una vita altrove. Come donna.
Per Rita, insoddisfatta dalla sua vita professionale, questa è una sfida (che probabilmente non potrebbe rifiutare, visto il contesto) e insieme il modo per “mettersi a posto” finanziariamente, per sempre. Tutto il processo deve avvenire in completa segretezza, non solo per Manitas e il narcotraffico, ma per il mondo intero e soprattutto per la giovane moglie Jessi (la rivelazione in un ruolo drammatico per Selena Gomez, con la coreografia del brano pop Mi Camino che sembra costruita appositamente per lei)
Rita gestisce tutto come una vera fixer, ma senza rivedere il suo cliente: organizza l’intervento e le cure per la transizione, muove e fa sparire il denaro, trasferisce in Svizzera in una residenza di lusso la moglie e i figli di Manitas.
Quattro anni dopo, durante una cena a Londra, una donna affascinante accanto a Rita si rivela essere proprio quel cliente che le ha cambiato la vita, portandola dall’oscuro studio messicano al jet set europeo. Quel cliente oggi è Emilia Pérez, (l’attrice transgender, bravissima, Karla Sofía Gascón in una scena particolarmente potente. Emilia che chiede a Rita di tornare in Messico, perché non può stare lontano dai suoi figli, e chiede ancora aiuto a Rita. Rita che organizza il ritorno in Messico di Jessi e dei bambini, inventa una storia per giustificare l’esistenza e la ricchezza di Emilia. Rita che diventa il braccio destro di Emilia quando Emilia fonda un’organizzazione per aiutare le persone a identificare e ritrovare i corpi dei familiari vittime dei cartelli della droga. Una decisione rischiosa perché Emilia diventa personaggio pubblico, perché il passato può distruggere tutto ciò che lei e Rita hanno costruito. Rischiosa perché l’amore per la moglie ha forme diverse, ma è sempre vivo e quando Jessi fugge con i bambini – con cui Emilia sta recuperando il rapporto fingendosi una lontana cugina – per sposare un piccolo malavitoso (Edgar Ramírez), la situazione precipita in tragedia, ma le battaglie di Emilia per la verità e la libertà la trasformano in un simbolo per tutte le donne.
Dici film sul narcotraffico e pensi a scene di violenza. Qui Jacques Audiard non vuole che lo spettatore si distragga e la brutalità è spesso nascosta all’interno di brillanti coreografie (di Damien Jalet) e numeri musicali azzeccati nei “paesaggi sonori” di Camille e Clément Ducol (che hanno iniziato a lavorare con Audiard quando il film era ancora un progetto operistico), fotografati da Paul Guilhaume sul set quasi interamente ricreato su un palcoscenico in uno studio a Parigi passando dal buio e dalle tinte scure della prima parte che si illuminano quando Emilia ricompare in Messico.
I temi di Emilia Pérez sono l’identità e la redenzione, cari a Audiard che ha saputo affrontarli con stilemi sempre diversi – Il Profeta, Un sapore di ruggine e ossa, I Fratelli Sisters. In questo film si aggiunge la mascolinità sinonimo di violenza e al contempo segno di debolezza, una sfida attoriale per l’attrice protagonista Karla Sofía Gascón che con coraggio interpreta anche Manitas, un boss “macho” in un mondo che preferisce che i propri figli siano criminali, una figura che sembra non avere nulla in comune con la sensibilità di Emilia.
Diretto da un regista francese, ambientato in Messico, recitato e cantato in spagnolo e inglese (nella versione originale), Emilia Pérez è un film visivamente sorprendente, audace ed emozionante, che segue il viaggio di tre donne molto diverse, ma determinate a trovare ognuna la propria felicità; un viaggio raccontato con ritmo avvincente e sensibilità, un cast sorprendente e – merci Monsieur Audiard – l’assenza di stereotipi.
Titolo originale:
Regia: Jacques Audiard
Interpreti: Zoe Saldaña, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz, Edgar Ramírez, Mark Ivanir
Durata: 133 minuti
Nazione: Francia, Messico, USA
Anno: 2024
Distribuzione: Lucky Red
Sito Web: https://www.luckyred.it/movie/emilia-perez
Uscita Italia (Cinema): 9 gennaio 2024