Dai più rigidi inverni nascono i progetti più sinceri, quelli che parlano di vita quotidiana e ritrovano luce proprio in questo periodo così controverso. Diana Moretti, cantante e interprete riminese, esce con il singolo “Noi Due” per l’etichetta indipendente PF Music, anticipando un progetto cantautorale che unisce influenze sonore contemporanee alla tradizione della musica italiana. NonSoloCinema ha colto l’occasione per intervistarla.
NSC: Diana, come nasce il tuo progetto?
“Ho conosciuto l’autore, Simone Bellia, qualche mese fa mentre cercavo dei musicisti per creare un progetto di inediti. Ci siamo subito trovati in sintonia sui temi da affrontare, nonostante proveniamo da due mondi diversi e non ci siamo mai incontrati di persona (lui vive a Roma e io a Rimini); tuttavia, abbiamo lo stesso modo di leggere la realtà che ci circonda, quella senza filtri. La nostra è una generazione che ha vissuto il passaggio tra due epoche ben distinte e ancora oggi abbiamo negli occhi il mondo prima che diventasse digitale. Abbiamo iniziato dunque questo scambio di idee in maniera pura e in seguito mi ha presentato il produttore e il resto della squadra di autori e compositori di PF Music, così è nata un’incredibile collaborazione prevalentemente a distanza, fino a quando sono andata ad incidere”.
NSC: Di cosa parla il tuo primo singolo “Noi Due”?
“Abbiamo alcuni pezzi in via di composizione, ma Simone aveva già scritto questo brano, “Noi Due”, tradotto in musica dal suo amico Gabriele D’Amelio. Mi ha subito colpito il modo in cui la canzone narra una storia agrodolce e non scontata. Il brano parla della forza di un amore di coppia intenso perché ferito e curato nel tempo più volte, resistente e capace di diventare più solido, rappresentando così un messaggio di speranza e resilienza”.
NSC: Parliamo di te. Chi è Diana?
“Diana è un’infinità di cose, ma la musica è stata il “fil rouge” che ha guidato le mie scelte di vita. Non ho sempre avuto l’ambizione di affermarmi come artista, ma cantavo sin da piccola. Ho iniziato i miei studi con la musica lirica a sedici anni ed è un’impostazione che ancora oggi sento moltissimo; poi ho proseguito con progetti giovanili per potermi esibire dal vivo in più vesti, dall’hard rock all’alternative. Nel frattempo ho terminato altri studi a Milano, conseguendo un Master in Comunicazione per la Discografia e i Media. Da circa cinque anni studio canto jazz grazie alla mia vocal coach Sarah Jane Ghiotti, che è riuscita a ridarmi una fiducia immensa nelle mie capacità e a guidarmi in un nuovo mondo, con il giusto approccio di chi sa mettersi in gioco a qualsiasi età”.
NSC: Quali artisti hanno influenzato il tuo modo di fare musica e di cantare?
“Sono cresciuta ascoltando quelle che per me sono le “regine” degli anni ’90: Tori Amos, Pj Harvey, Bjork, Ani di Franco, Sheryl Crow, Sarah McLachlan e tante altre. Ho sempre ascoltato diversi generi per una visione omnicomprensiva; mi incuriosiva molto, inoltre, assistere nel tempo alla loro mescolanza e osservare quanto della storia dell’emancipazione femminile si scorgeva nel mondo della musica. Ho scritto anche una tesi su questo tema: “Il rock che liberò le donne””.
NSC: A questo singolo farà seguito un album?
“Sì, questo primo album sarà soprattutto il risultato della collaborazione con l’etichetta sopra citata e i suoi professionisti: verrà scritto a più mani e di conseguenza non avrà uno stile unico. La matrice è indie rock condita da sonorità pop. Ci saranno racconti che desiderano parlare a tutti”.
NSC: Il tuo sogno nel cassetto?
“Non sono mai stata fan dei cassetti, preferisco tenere i sogni nello zaino, sempre a disposizione per quando l’occasione giusta si presenta. La rete negli ultimi quindici anni ci ha dato la preziosa opportunità di realizzare con poche risorse i progetti più audaci, ma credo che un cantautore abbia ancora bisogno di affidare le proprie opere ad una realtà più strutturata come la discografia per poter portare a compimento un progetto con la qualità che merita. Lavorare in sinergia con le persone che credono in te è il vero passo per realizzare quel sogno”.