Sul palco dell’Auditorium Pollini di Padova, l’Orchestra di Padova e del Veneto è stata protagonista di una doppia collaborazione internazionale. Accanto al direttore e compositore argentino Fabián Panisello, attualmente a capo della Scuola Superiore di Musica Reina Sofia e dell’Istituto di musica da camera di Madrid, si è unito il pianista greco Dimitri Vassilakis, solista dell’Ensemble Intercontemporain, in sostituzione a Ciro Longobardi, impossibilitato a eseguire il Concerto per pianoforte di György Ligeti a causa di un’indisposizione. Dopo il Concerto per violino e Melodien, un’altra opera del geniale compositore ungherese contribuisce ad elevare il livello artistico dell’orchestra veneta, con sonorità che fondono i principi dell’arte vocale del Cinquecento ai ritmi delle popolazioni africane, come ha dettagliatamente spiegato il direttore argentino nell’introduzione all’ascolto che ha anticipato l’entrata in sala.
I quattro quadri che Maurice Ravel trasse da Carnaval di Robert Schumann per adattarli all’orchestra, hanno apparentemente riportato l’atmosfera a un passato lontano. Un salto nel tempo mediata dall’innovativa arte dei suoni del compositore francese che cela arguzie strumentali capaci di evidenziare al meglio il carattere chiaroscurale di una delle personalità musicali più complesse e affascinanti che il romanticismo musicale abbia conosciuto. Infine, la Sinfonia di Joseph Haydn meglio conosciuta come L’orologio, è un chiaro richiamo al tema della stagione musicale che quest’anno porta il titolo di Tempi e tempeste. Il fascino provato da Ravel verso qualsiasi tipo di marchingegno meccanico, l’abilità di Ligeti di avvicinare l’ascoltatore alla polirtmia di popolazioni a noi lontane attraverso le sue affascinanti composizioni, e il classico rintocco che attraversa l’intera Sinfonia di Haydn, animano così una proposta musicale di rarissimo ascolto in Italia che ha incontrato il pieno favore del pubblico. Richiamato a più riprese sul palco, Dimitri Vassilakis ha ricambiato con l’esecuzione al pianoforte dello Studio Der Zauberlehrlingdi Ligeti.
Sabato 2 febbario, alle ore 17.30 presso la Sala dei Giganti, Alessandro Zattarin proporrà al pubblico una lettura comparativa del Carnaval di Schumann con la versione orchestrale di Ravel. Un’occasione da non perdere per rivivere una volta ancora dell’affascinante danza delle maschere di Schumann, rivisitate attraverso i colori orchestrali di Ravel.