Prodotto originale targato FX e distribuito a livello globale sulla piattaforma Disney+, Fleishman a pezzi è la storia del 41enne Toby Fleishman (interpretato da Jesse Eisenberg), medico newyorkese fresco di divorzio, che decide di tuffarsi nel variopinto e conturbante mondo delle app per appuntamenti alla ricerca di una nuova gioventù. Ma proprio al principio della ritrovata libertà la sua ex moglie, Rachel (Claire Danes), produttrice teatrale di successo, scompare misteriosamente, lasciandolo solo con i figli Hannah (Meara Mahoney Gross) di 11 anni e Solly (Maxim Swinton) di 9 anni. Costretto a disbrigarsi tra l’essere genitore a tempo pieno, un lavoro impegnativo in ospedale, il non facile rapporto con i gli amici Libby (Lizzy Caplan) e Seth (Adam Brody) e la ricerca di fugaci avventure amorose, Toby capisce che per comprendere cosa è accaduto a Rachel dovrà analizzare puntigliosamente tutte le fasi della loro relazione.

Basato sull’omonimo romanzo bestseller di Taffy Brodesser-Akner, che si è anche occupata dell’adattamento televisivo, Fleishman a pezzi è uno straordinario e tagliente ritratto di una crisi di coppia contemporaneo, dove due adulti indipendenti e in carriera si scontrano con la difficoltà di conciliare ambizione individualista e solidarietà di coppia.
L’approccio di Taffy Brodesser-Akner, più che porsi su un piedistallo per esprimere un giudizio di condanna o assoluzione, è quello di offrire una panoramica a 360 gradi, proponendo il punto di vista sia di Toby che di Rachel, un po’ sulla falsariga di quello che accadeva con la serie The Affair, seppur in modalità narrative diverse.

Lo stile delle serie, nonostante gli argomenti trattati, rimane comunque leggero e disimpegnato, almeno per i primi sei episodi. Sullo sfondo in una Manhattan dove, per citare una delle battute più riuscite di Toby, sei povero anche se guadagni 300.000 dollari l’anno, Rachel, con la sua attenzione monomaniacale per la carriera, appare come la principale responsabile della rottura. La sua mancanza di rispetto nei confronti di Toby è il motivo per cui si è sentita autorizzata a dargli in pegno i loro figli, scomparendo senza lasciare la minima traccia o spiegazione.

Ed è proprio quando ci si aspetta un determinato epilogo che arriva l’episodio 7 “Tempo per me”, un vero e proprio pugno nello stomaco di oltre un’ora che rappresenta l’apice della serie e un momento di grande televisione.
La narrazione viene totalmente capovolta focalizzando la storia sulle autentiche tribolazioni di Rachel piuttosto che sui problemi, alla fine non così impossibili, di Toby, sfruttando appieno i notevoli talenti interpretavi di Claire Danes.
Lo spettatore guarda come Rachel, una bambina orfana cresciuta da una nonna tutt’altro che amorevole, usa l’ambizione e il talento per raggiungere un notevole successo professionale solo per essere poi etichettata dal marito come una donna ossessionata solo dal denaro.
Osserviamo un ginecologo compiaciuto eseguire una procedura medica invasiva senza il suo consenso, trasformando la nascita del suo primo figlio in un trauma duraturo. Vediamo come le pressioni per bilanciare una carriera di alto livello e la maternità derubino Rachel delle gioie della vita, con un marito che la tratta come un avversario.
I tentativi di Rachel di uscire dal tunnel nella quale è caduta, che la vedono dall’impegnarsi nella terapia dell’urlo al masticare voracemente una foglia di lattuga fino al tenere un bagel tra le sue gambe mentre è avvolta nel totale malessere, sono assolutamente perfetti.

Fleishman a pezzi è una delle serie più interessanti proposte sulle piattaforme di streaming negli ultimi tempi, in grado di offrire numerose chiavi interpretative e variegati spunti di riflessione, non solo per quanto riguarda problemi di coppia o amorosi, ma anche sull’amicizia e la consapevolezza di se stessi.