Una debole copia dell’originale del 1984, Ghostbuster: Minaccia Glaciale ci riporta a New York e riunisce vecchi e nuovi ghostbuster. Purtroppo, intrattenimento e ritmo non pervenuti.
Nel 2021 Ghostbuster: Legacy segnò il passaggio di testimone ad una nuova generazione di “acchiappafantasmi” – gli eredi di Egon Spengler, l’attore Harold Ramis scomparso nel 2014) – nonché ad un rinnovato cast tecnico con Jason Reitman all regia, spostando l’azione in Oklahoma. E dall’Oklahoma Callie Spengler (Carrie Coon) con i figli Trevor (Finn Wolfhard) e Phoebe (Mckenna Grace), accompagnati dall’amico sismografo Gary (Paul Rudd) tornano a Tribeca a bordo della Ecto-1, nell’originaria e storica stazione di pompieri dove tutto è cominciato quarant’anni prima, con il primo film scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis e diretto da Ivan Reitman (1946-2022) su cui si basa questo quarto capitolo (quinto se si considera anche il reboot al femminile del 2016).
Arrivati a Manhattan, i nuovi Ghostbuster si riuniscono con il nucleo originario, che nel frattempo ha sviluppato un laboratorio segreto per studiare i fantasmi. Ma un antico manufatto venduto a Ray Stantz (Dan Aykroyd) dal divertente scansafatiche Nadeem (Kumail Nanjiani) e appartenuto alla di lui nonna, libera un esercito di malvagi fantasmi dominati dal temibile Garraka che minacciano la città di New York e il mondo intero. I ghostbuster sono costretti a tornare velocemente in azione per salvare il mondo da una seconda era glaciale. E sarà proprio l’improbabile Nadeem a diventare il personaggio centrale per concludere la pericolosa impresa…
Come tutti i film del franchise, Ghostbuster: Minaccia glaciale è concepito per essere apprezzato anche senza avere visto i precedenti. Il problema è che qui la necessità commerciale sacrifica sull’altare della semplificazione e della noia i tre vetusti protagonisti del primo capitolo (che restano peraltro indimenticabili per chi li ha visti in azione nel 1984), catapultati nel cast in un banale amarcord. Dan Aykroyd- Stantz, nella sua libreria vende oggetti usati e posseduti, Winston Zeddemore-Ernie Hudson si prende cura del Paranormal Research Center, il sempre più svagato Bill Murray è sempre il dottor Peter Venkman e Annie Potts torna a ricoprire il ruolo della segretaria Janine Melnitz.
Non che i nuovi protagonisti brillino particolarmente: Paul Rudd e il Finn Wolfhard di Stranger Things sono sottoutilizzati, e convince assai meno che nel precedente Legacy la giovane Phoebe (McKenna Grace), la cui predisposizione per la scienze viene offuscata da un certa indisponenza che si ammorbidisce solo nella storia quasi-romantica con una ragazza fantasma, su cui tuttavia è meglio sorvolare.
Con il ritorno a New York, riappaiono anche alcuni vecchi protagonisti: il vorace Slimer, che non è mai stato catturato, risiede ormai stabilmente nella soffitta della stazione dei pompieri, ma anche il Fantasma della Biblioteca si mostrerà ancora una volta a Ray.
Se il franchise andrà in pensione, potrebbe essere l’ultima occasione per vedere tutti in azione.
Titolo originale: Ghostbuster: Frozen Empire
Regia: Gil Kenan
Protagonisti: Paul Rudd, Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Kumail Nanjiani, Patton Oswalt, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts
Nazione: Usa
Produttori: Ivan Reitman, Jason Reitman, and Jason Blumenfeld
Durata: 116 minuti
Distribuzione Italia: Eagle Pictures
Uscita Italia (Cinema): 11 aprile 2024