Quattro Episodi per quattro Feste: Natale, Capodanno, San Valentino, Festa della Donna. Il fil rouge è smascherare e, quindi, rivelare che no: a Natale come a Capodanno non siamo tutti più buoni e i propositi per il nuovo anno sono una copertura momentanea per la propria coscienza, la festa degli innamorati è uno slogan commerciale, l’8 marzo è solo un giorno come un altro tra un’ipocrisia e l’altra.
Da un’idea di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, che si dividono alla regia degli episodi, I Migliori Giorni è un film sceneggiato con cura e sagace nella descrizione dei personaggi.
Divertente, soprattutto vero (probabilmente anche vissuto – da chi ha scritto (Leo e Bonini) – in alcune situazioni) è il capitolo dedicato al Natale in famiglia perché c’è poco da fare o da dire: è impossibile mantenere la promessa solenne di lasciare le dispute (in questo caso il Covid e le vaccinazioni) tra fratelli/famigliari sul pianerottolo prima di entrare in casa e trascorrere in serenità (a Natale? Scherziamo?!) la festa. Anna Foglietta, Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Marco Bonini descrivono gli animi e l’atmosfera con efficacia e brio.
L’episodio dedicato al Capodanno è quello un po’ troppo sopra le righe. Ben interpretato, ambientato durante il cenone del 31, è la storia di un ricco imprenditore che, con moglie e figlia, vuole farsi pubblicità servendo alla mensa dei poveri; ma lì incontra il suo ex autista, ingiustamente licenziato, ridotto alla povertà e deciso a vendicarsi. L’intenzione di raccontare i nuovi mostri si impregna troppo di retorica nel finale.
Valentina Lodovini, Luca Argentero, Greta Scarano e Maria Chiara Centorami sono i protagonisti dell’episodio che ci è piaciuto di più: San Valentino.
Scritto con sottigliezza di dialoghi da Leo e Bonini, mette in scena personaggi dalle sfumature soffici, ma concrete. Una coppia sposata da 25 anni deve fare i conti con l’abitudine e la stanchezza, scoprendo emotività – l’una dell’altro – impreviste.
L’ultimo episodio è dedicato alla Festa della Donna ed è ambientato – per dirla con parole dell’autore e scrittore di gialli Alessandro Robecchi – nella “grande fabbrica della merda”. Claudia Gerini è una conduttrice d’assalto senza scrupoli di un programma televisivo. Nemmeno una personale vicenda drammatica le inibisce l’ambizione. Lo sa bene il suo autore televisivo, spietato quanto lei. Scritto da Massimiliano Bruno, Andrea Bassi e Gianni Corsi, è un capitolo che scalda l’animo dello spettatore nella descrizione del feroce ambiente televisivo.
I Migliori Giorni ha una coinvolgente simpatia.
È film ideale per trascorrere al Cinema questi giorni di Festa.