Domenica 15 maggio alle ore 18 al Teatro Goldoni di Venezia, andrà in scena “LA CITTA’ DIVENTA VERDE”, il teatro di cittadinanza come atto di cambiamento” con i cittadini-attori del laboratorio di Teatro di Cittadinanza “Mutaforma nelle mani di Ovidio. La città diventa verde”. L’ideazione e la regia è di Mattia Berto per il Teatro Stabile del Veneto, con il contributo di Arianna Novaga, costumi di Ildo Bonato, foto di Giorgia Chinellato e video di Giuseppe Drago.

“Spazi verdi e giardini segreti, pubblici e privati. Ancora una volta abbiamo animato i luoghi della nostra Venezia e lo abbiamo fatto con i personaggi di un testo senza tempo, “Le Metamorfosi” di Ovidio. Ci siamo interrogati sugli aspetti narcisistici della nostra città e ci siamo riflessi nello specchio della sua bellezza. Ci siamo rivisti nella storia d’amore e ossessione di Apollo e Dafne. E ci siamo presi cura gli uni degli altri seguendo le tracce di Filemone e Bauci. Abbiamo confidato ai nostri compagni le nostre storie segrete. Abbiamo chiesto a cittadini come noi di condurre le nostre azioni. Siamo stati accolti e abbiamo accolto. Ci siamo chiesti come i luoghi che

amiamo e viviamo possano diventare sostenibili. Ci siamo messi a nudo e siamo cambiati. E ora ci ritroviamo di nuovo in teatro, la nostra casa dove, ancora una volta, avverrà la nostra metamorfosi e quella di chi ci guarda. Perché in fondo, siamo piante dello stesso giardino.”

Informazioni e prenotazioni:Durata 45′ senza intervalli. Ingresso unico 5€, teatrostabileveneto.it, info@teatrostabileveneto.it

 

Martedì 17 maggio a partire dalle ore 16.30, alla Fondazione Querini Stampalia, prenderà invece vita “IL TEATRO DI CITTADINANZA, un’esperienza partecipata a Venezia”.

“In un momento in cui si celebra ‘l’impatto della cultura’ è necessario chiedersi come, precisamente, si generi questo impatto e, soprattutto, a favore di chi. È l’obiettivo dell’incontro “IL TEATRO DI CITTADINANZA, un’esperienza partecipata a Venezia”, organizzato dalla Fondazione Querini Stampalia insieme a AIKU Arte, Impresa e Cultura dell’Università Ca’ Foscari e al Teatro di Cittadinanza di Mattia Berto. La pratica del “Teatro di Cittadinanza” può fornire alcune risposte e con questo incontro proviamo a tracciare alcune coordinate concettuali e culturali di questa particolare esperienza partecipata avviata da qualche anno a Venezia. Il Teatro di Cittadinanza è ormai più che un esperimento. Si tratta di una pratica artistico-sociale consolidata che rivela le potenzialità del lavoro culturale (teatrale in questo caso) di generare valore sociale e benessere individuale. Il Teatro di Cittadinanza afferma una nozione d’impatto della cultura che trascende la ricerca a volte sterile di indicatori quantitativi, spesso legati al turismo. Riporta invece l’attenzione sul valore primario della cultura come ‘servizio collettivo’ a favore di chi la città la abita e chiede relazioni sociali sensate e virtuose. In questo senso il teatro ‘fa cittadinanza’, producendo le materie prime (curiosità, attenzione, empatia, cognizione dello spazio, consapevolezzadell’altro e del diverso…) che possono dare corpo a un’idea articolata e multiforme di residenza nella città. La riflessione parte dal racconto di Mattia Berto, demiurgo del Teatro di Cittadinanza, e si snoda attraverso i commenti di studiosi di politiche culturali, urbanistica, arti visive e storia e le voci di attiviste, imprenditrici e operatori dello spettacolo.”

Programma in dettaglio: https://www.querinistampalia.org/ita/il_teatro_di_cittadinanza_unesperienza_partecipata_a_venezia_17_maggio_2022_ore_1630.php

Informazioni e prenotazioni: Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con mascherina FFP previa registrazione: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe8JkD_LFLuR8DxOwztMWkkiptbLp3raiJbEEo73_JCMgxPMg/viewform