Con il titolo Choruses – Drammaturgie vocali dal 17 al 26 settembre andrà in scena a Venezia il 65. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, diretto per la prima volta da una compositrice, Lucia Ronchetti. Il Festival intreccia tradizione e modernità attorno alla voce umana, coinvolgendo l’intera città nei suoi luoghi storici: dalla Basilica di San Marco al Teatro La Fenice al Malibran, dagli spazi dell’Arsenale al Conservatorio B. Marcello fino al Teatro del Parco Bissuola a Mestre.

«Le forme della vocalità sono molteplici e straordinarie – afferma Lucia Ronchetti – perché non sono solo le forme della musica classica e del repertorio, ma anche quelle della coralità popolare e delle forme musicali non scritte che hanno avuto un lungo sviluppo e una piena realizzazione in Italia, ma anche e soprattutto a Venezia».

Concerti, installazioni sonore, opere processionali, performance sperimentali esplorano il più naturale degli strumenti, la voce, alla luce della creatività musicale contemporanea. Tra i tanti compositori che presenteranno importanti lavori vocali e corali a cappella degli ultimi cinquant’anni saranno a Venezia la compositrice finlandese Kaija Saariaho, che venerdì 17 settembre riceverà il leone d’oro alla carriera, Hans Abrahamsen, George Lewis, David Lang, Luca Francesconi, Sivan Eldar, Sergej Newski, Samir Odeh-Tamimi, Francesco Filidei, George Aperghis, Arvo Pärt e Sylvano Bussotti. A questi autori faranno da contrappunto vocalist e performer provenienti da differenti tradizioni musicali – contemporanea, jazz, folk, hip hop, ritmi afro, elettronica – in quattro concerti per voce sola che allargano l’orizzonte della vocalità oggi: Jennifer Walshe, Elina Duni, Joy Frempong, Zuli.

Il viaggio della voce è invece il titolo della composizione site specific commissionata dalla Biennale alla pioniera della sound art Christina Kubisch, e troverà spazio nella Basilica di San Marco con l’esecuzione dal vivo del Coro della Cappella Marciana diretto dal Maestro Gemmani. Moving still – processional crossings, altra commissione della Biennale, è un’opera processionale ideata dalla compositrice Marta Gentilucci in collaborazione con quattro poetesse autrici dei testi inediti – Elisa Biagini, Irène Gayraud, Shara McCallum ed Evie Shockley. Una metafora del camminare, che riguarda il bisogno, la volontà, il desiderio di andare altrove, verso le proprie radici per qualcuna, oppure verso il proprio linguaggio, o ancora verso un luogo o una persona.

Come annunciato, Kaija Saariaho riceverà il Leone d’oro alla carriera «per lo straordinario livello tecnico ed espressivo raggiunto nelle sue partiture corali e per l’originalità del trattamento della voce», mentre ai sette solisti d’eccezione che compongono i Neue Vocalsolisten è attribuito il Leone d’argento «per la collaborazione creativa con alcuni tra i più grandi compositori viventi e per lo sviluppo di un repertorio vocale a cappella nell’ambito della scrittura contemporanea».

Al nome di Maria Vincenza Cabizza, Manuel Hidalgo Navas, Jack Sheen, Chonglian Yu, Daniele Carcassi, Agita Reke e Xu Tong Lee rispondono i giovani compositori e performer selezionati per Biennale College che presenteranno nuovi lavori che esplorano a loro volta le diverse forme della drammaturgia vocale, asse portante del Festival. Infine, l’EVO Ensemble, selezionato fra i giovani ensemble vocali italiani, sarà interprete di un concerto con composizioni a cappella. Il Coro della Cappella Marciana, Theatre of Voices di Copenhagen, SWR Vokalensemble e Neue Vocalsolisten di Stoccarda, gli ensemble vocali Sequenza 9.3 e Accentus di Parigi sono solo alcuni degli interpreti del 65. Festival, nonché tra i più rappresentativi ensemble corali e vocali europei.

Al Centro di Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia (CIMM) è affidata la cura della diffusione e spazializzazione delle parti elettroniche presenti in alcuni dei lavori. A questo si aggiungono infine incontri, conferenze e Lezioni di Musica in collaborazione con Rai Radio3 metteranno in rilievo il legame tra tradizione musicale vocale veneziana e contemporaneità.