Scritto e diretto da Marie Kreutzer, Il Corsetto dell’Imperatrice (Corsage) è un film provocatorio e intelligente, che gioca con astuzia con la storia e con il nostro immaginario cinematografico (e, per almeno tre generazioni, anche televisivo) creando curiose e sorprendenti contaminazioni tra passato e presente.
Corsage va affrontato a mente aperta, possibilmente cercando di dimenticare la romantica e raffinata bellezza di Romy Schneider. Qui l’Imperatrice Elisabetta, da tutti meglio conosciuta come Sissi ha il volto irregolare e un po’ triste di Vicky Krieps (Il filo nascosto, Bergman Island) che è anche l’ideatrice di questa figura cinematograficamente così tormentata e infelice e straordinariamente contemporanea (e sì, vi verrà in mente di sicuro Spencer di Pablo Larrain).
Elisabetta di Baviera, sposa giovanissima di Franz Joseph (Florian Teichtmeister) nel 1877 sta per compiere 40 anni. Il terrore di invecchiare procede in parallelo a una progressiva estromissione da qualsiasi decisione politica: il suo ruolo è quello di essere bella e possibilmente felice. Ma la bellezza sfiorisce e Sissi affronta questo doppio declino con durissime prove fisiche – digiuni, corsetti sempre più stretti, estenuanti allenamenti di scherma ed equitazione – per mantenere quell’allure che l’ha resa un’icona di stile e di moda nelle corti di tutta Europa, ma anche tra i suoi sudditi.
Mentre il medico di corte le prescrive dosi di eroina per tenerla tranquilla, completamente disinteressato ai veri problemi della donna, a Sissi viene chiesto di sorridere in pubblico mentre il marito si distrae con giovani cortigiane. Incapace di adattarsi a un ruolo che le sta troppo stretto, Sissi viaggia: in Inghilterra, a visitare un possibile vecchio flirt, in Baviera, dove trova rifugio nella pazzia del cugino Ludwig (Manuel Rubey), e in Ungheria, di cui è regina, nazione che lei ama e di cui parla perfettamente la lingua che cerca di insegnare alla figlia, disubbidendo alle richieste della corte.
Tra i suoi doveri anche le visite al manicomio, dove rimane profondamente colpita dalle donne rinchiuse in orribili gabbie di ferro che ci ricordano le invisibili – ma altrettanto terribili – gabbie che tengono Sissi nella prigione dorata di palazzi, tra cene sontuose che lei detesta o durante eventi sociali in cui finge svenimenti.
Accompagnata dalla sua dama di compagnia Maria (Katharina Lorenz) con cui Sissi ha un rapporto simbiotico e alla quale viene crudelmente negata ogni possibilità al di fuori del ruolo di alter ego di Sissi, l’Imperatrice spregiudicata e, a suo modo, anticonformista, cerca e mette a punto un piano per non essere dimenticata.
Tutta la narrazione è punteggiata da anacronistici – e volutamente disorientanti – dettagli contemporanei e accompagnata da una bella colonna sonora con molti brani sperimentali (come Italy di Soap & Skin o l’ipnotico She was di Camille).
“Non ho mai voluto fare un biopic tradizionale” ha dichiarato la regista austriaca, che infatti dirige quanto di più lontano da un rassicurante biopic in costume. Il corsetto del titolo originale (Corsage) “più stretto, più stretto” diventa metafora di quell’auto controllo sempre più necessario per affrontare una realtà a cui Sissi si assoggetta con crescente sofferenza. Come nella vita reale dell’Imperatrice, anche la Sissi di Corsage si presenta in pubblico dopo i 40 anni con il volto sempre coperto da un velo, ma il film, come ha dichiarato la protagonista Vicky Krieps cerca di dare a Sissi “una chance di fare qualsiasi cosa non ha potuto fare allora“.
Vicky Krieps è una inquietante, commovente e a tratti irritante Sissi nel suo ruolo forse più complesso e difficile: una interpretazione per cui è stata premiata a Cannes nella sezione Un Certain Regard e per cui ha una candidatura come Miglior attrice protagonista agli European Film Academy, dove il film è stato nominato anche come Miglior film e Miglior regia.
Il Corsetto dell’Imperatrice – Corsage è un film spiazzante fin dalla prima, surreale scena che presenta l’imperatrice Sissi impegnata in una infantile prova di sopravvivenza, mentre due cameriere contano per quanti minuti riesca a stare sott’acqua in una vasca da bagno.
Il corsetto dell’imperatrice – Corsage sarà in sala, distribuito da Bim, dal 7 dicembre
Il corsetto dell’Imperatrice
Titolo Originale: Corsage
Regia e sceneggiatura: Marie Kreutzer
Interpreti: Vicky Krieps, Florian Teichtmeister, Bay Middleton, Katharina Lorenz
Nazione: Austria, Lussemburgo , Germania, Francia
Durata: 113’
Distribuzione: Bim
Uscita Italia: 7 dicembre 2022 (cinema)