Andrà in onda venerdì 29 Maggio alle 21.15 all’interno del programma Art Night su RAI 5 il film documentario ‘Emilio Vedova, un nucleo di energia attiva’ prodotto dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e realizzato da Twin Studio con la regia di Tomaso Pessina, produttore esecutivo Elena Pedrazzini.
Il film racconta la grande mostra ‘Emilio Vedova’ allestita lo scorso inverno nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano. L’esposizione, tra le più importanti mai dedicate a uno dei più autorevoli artisti del ‘900, è stata promossa da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova con Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale. Curata da Germano Celant, ha concluso le iniziative della Fondazione a celebrazione del centenario della nascita di Emilio Vedova (Venezia, 1919 – 2006).
In ‘Emilio Vedova, un nucleo di energia attiva’ è il pittore stesso a guidarci con la sua dirompente presenza nella visita alla mostra, attraverso straordinari documenti d’epoca, provenienti da archivi e cineteche di tutta Europa, che illustrano momenti significativi della sua attività in Italia e all’estero, cogliendolo spesso durante la sua straordinaria attività di docente. Proprio al centro del film si colloca la documentazione della visita alla mostra degli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia (dove Vedova insegnò a lungo), un momento che dà conto con grande immediatezza di come il grande artista sappia parlare ancora con grande forza ai più giovani. La presenza trascinante di Vedova è accompagnata dal commento di quanti hanno reso possibile la mostra milanese, dal presidente della Fondazione Alfredo Bianchini, al direttore di Palazzo Reale, Domenico Piraina, allo stesso curatore, Germano Celant.
Il film testimonia come la mostra nasca con un progetto e un allestimento che instaurano uno stretto dialogo con la spettacolare Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, quale luogo espositivo ideale, proponendo una chiave insolita per esprimere il linguaggio artistico del pittore. Per l’esposizione, che presenta opere dagli anni ʼ40 agli anni ʼ90, è stato realizzato un intervento progettato dallo studio Alvisi Kirimoto di Roma, che prevedeva l’esposizione di una sessantina di opere per la maggior parte di imponenti dimensioni – soprattutto i Plurimi degli anni ‘60, i Teleri e i Dischi degli anni ’80 – che danno conto del valore fondamentale dell’opera di Emilio Vedova nel contesto dell’arte contemporanea internazionale.