Riccardo è un ragazzo, che sottratto alla madre ormai da quattro anni, viene ospitato in una casa-famiglia. Il suo più grande desiderio è quello di ricongiungersi con la madre, e ciò sembra potersi realizzare dal momento in cui Riccardo sta per compiere 18 anni e potrà lasciare la struttura.
Questo è lo spunto dell’opera prima Il mio compleanno del regista Christian Filippi e della sceneggiatrice Silvia Otto, proiettata in occasione della 28ª edizione del Tertio Millennio Film Fest. Come spiegato dal regista in sala, affiancato da una parte del cast e dal produttore Leonardo Baraldi per l’occasione, il film esplora una tematica delicata e di cui sembra non se ne parli abbastanza.
La storia è animata da personaggi estremamente fragili, che fin da subito arrivano al pubblico anche grazie alle doti attoriali degli interpreti. Riccardo, interpretato da Zackari Delmas, trasmette tutta quella rabbia che va in realtà a celare il dolore causato dalla madre, una bravissima Silvia d’Amico, che per via dei suoi disturbi psichici non riesce a dargli l’affetto di cui avrebbe bisogno. Invece, a contrapporsi alla madre c’è una figura molto tenera, più vicina ad un ideale materno, che è quella dell’educatrice Simona, interpretata da Giulia Galassi.
A note amare ne seguono tante altre ironiche ed irriverenti. Questo è il coming of age di un ragazzo che sta cercando il suo posto, e che spera che questo possa essere tra le braccia della madre, la sua ricerca sarà dura, e lo porterà al crollo di molte delle sue certezze che si mostreranno mere illusioni, affronterà comunque questo viaggio anche grazie alla capacità di sdrammatizzare persino i momenti peggiori, e ad una grande forza vitale.
Un’opera prima che nel suo complesso risulta convincente, una storia toccante che mette in evidenza una problematica sociale di rilievo, ma che va soprattutto ad esplorare l’interiorità di persone che ancora devono comprendere bene come stare al mondo.