Inizierà mercoledì 23 ottobre il nuovo laboratorio di teatro di cittadinanza, ideato dal regista Mattia Berto e promosso dal Teatro Stabile del Veneto. Il titolo del progetto è “Questa vita è un’Odissea. Venezia apre le sue case al teatro” e intende proseguire un percorso già iniziato assieme agli abitanti del territorio di Venezia, che in questa edizione parteciperanno al famoso viaggio di Ulisse verso casa, luogo dove l’individuo può vivere, per soddisfare le sue necessità materiali e non materiali, ma anche centro di umanizzazione e istruzione. “Questa vita è un’Odissea. Venezia apre le sue case al teatro” si espande invece al rapporto con un’intera città, come da diversi anni è il mood del teatro di cittadinanza portato avanti a Venezia dall’attore e regista Mattia Berto. Le tappe di laboratori e relative restituzioni con eventi pubblici all’aperto, spettacoli in spazi alternativi e nei teatri di tradizione, del teatro di cittadinanza di Mattia Berto hanno toccato le botteghe storiche, i negozi di vicinato, gli spazi acquei, le strutture ricettive e nella stagione che va ad iniziare si apprestano ad approdare alla casa privata. La situazione abitativa di Venezia presenta aspetti e dinamiche particolari, con uno svuotamento e un conseguente innalzamento dell’età media degli abitanti, tanto più preoccupante visto il numero ridotto di residenti, che ormai supera di poco le 50.00 unità: questo porta la sfida di Mattia Berto su un piano indubbiamente non facile. “E proprio ai residenti per primi mi rivolgo con il progetto 2019-2020 di laboratorio di teatro di cittadinanza intitolato “Questa vita è un’Odissea. Venezia apre le sue case al teatro” – spiega l’attore e regista veneziano – Il mio invito è duplice: da un lato mi rivolgo ai residenti come potenziali partecipanti ai tre laboratori che terrò sul tema, rivolti a diverse fasce di età, in diversi periodi fino alla prossima primavera. Ma l’invito verrà esteso anche a chi fosse interessato a mettere a disposizione la propria abitazione per ospitare uno dei cinque momenti performativi conclusivi destinati ad andare in scena proprio solo in case di…veneziani. A loro verrà chiesto di candidarla descrivendone l’anima e la storia. Le disponibilità saranno tutte valutate e poi decideremo dove andare in scena. La rete umana incredibile formatasi in tanti anni di teatro di cittadinanza ha trovato una casa sicura in una delle più importanti e storiche della città, il Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” e la mia aspettativa ideale vede questa rete allargarsi ogni anno di più, continuando a pensare al teatro come a uno strumento sociale che permette di aprire riflessioni su temi contemporanei che appartengono al nostro territorio ma che in fondo ci danno il via anche per abbattere i confini della nostra isola.” L’offerta di laboratori del progetto “Questa vita è un’Odissea. Venezia apre le sue case al teatro” è rivolta a diverse fasce di età: il 23 ottobre alle 19:30 al Teatro Goldoni parte il laboratorio rivolto agli adulti per un’età dai 25 ai 70 anni. Gli appuntamenti saranno 21, tutti i mercoledì dalle 19:30 alle 21:30. Dal mese di gennaio il laboratorio per adulti sarà preceduto da quello rivolto agli anziani over 70, mentre la primavera, da marzo a maggio sarà destinata agli incontri con i giovanissimi, dai 18 ai 25 anni. “Per i laboratori per adulti sono previste 3 performance site specific, pensate per le case veneziane, dove il pubblico si ritroverà ad accompagnare Odisseo nel suo viaggio verso Itaca, mentre per gli altri due ne sono previste una ciascuno” – anticipa l’ideatore del progetto – “E, per ampliare ancora di più la simbiosi tra cittadini- casa – città, il 31 maggio il palcoscenico del Teatro Goldoni, il maggiore teatro veneziano, vedrà in scena tutti i partecipanti ai laboratori nello spettacolo-evento finale che sarà il nostro ritorno a Itaca, ritorno a casa.”