La Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con il Comune di Venezia, l’Unesco e l’’Associazione Arte-Mide, presenta la seconda edizione della Biennale Internazionale del Merletto, che ha luogo dal 3 al 10 giugno in varie sedi tra Venezia, Chioggia e Burano.
Una molteplicità di appuntamenti ed eventi a tema, rivolti alle produzioni contemporanee di merletti e al loro impatto, che rappresentano una straordinaria occasione per un confronto finalizzato alla tutela e alla valorizzazione di quest’antica arte, a due anni dalla sua candidatura a Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.
Le iniziative si alternano principalmente fra il Museo di Palazzo Mocenigo, il Museo del Merletto di Burano e la Casa di Carlo Goldoni – ma coinvolgono anche altre istituzioni come Palazzo Grassi e il Museo della Laguna Sud di Chioggia, oltre alle maestre merlettaie di Burano e Pellestrina – con conferenze, visite guidate, recite teatrali, passeggiate patrimoniali, letture e proiezioni, tutte finalizzate a dare visibilità a un’arte dalle mani ‘intelligenti’, che rende tutt’oggi possibile quanto sembra non esserlo.
La rassegna è stata inaugurata domenica 3 giugno a Palazzo Mocenigo, alle ore 11. Durante la cerimonia è stato consegnato il Premio Venezia Città delle Donne a Doretta Davanzo Poli, una tra le massime studiose del merletto a livello internazionale, docente e curatrice di innumerevoli esposizioni e rassegne, oltreché autrice di molti autorevoli volumi su questo storico manufatto.
Per tutta la durata della Biennale Internazionale del Merletto, con la collaborazione dell’Atelier Pietro Longhi di Venezia, saranno inoltre esposti all’Atelier Martina Vidal due abiti storici, uno rinascimentale e uno dei primi del ‘900, dove verranno applicati merletti ad ago della Collezione Martina Vidal (merletti dell’800 e dei primi del ‘900). Al Museo del Merletto saranno presenti le Maestre Merlettaie per le dimostrazioni, mentre a Palazzo Mocenigo e a Casa Goldoni saranno visibili le straordinarie creazioni di Resi Girardello ‘Bifore, Trifore e Dorifore. Merletto e Natura . Merletto’, esposizione visitabile fino al 26 agosto. Sempre a Palazzo Mocenigo sarà inoltre presente il gruppo UNPIZZO che esporrà una serie di opere che valorizzeranno il merletto a fuselli.
La peculiarità del progetto formativo è determinata dalla poliedricità del team di professionisti coinvolti da Arte- Mide: Chiarastella Seravalle (attrice, produttrice di spettacoli e eventi teatrali), Claudia Cottica (antropologa e responsabile scientifica dell’inventario MODI del Merletto Italiano per la candidatura UNESCO) Rachele Colombo (musicista, cantautrice e ricercatrice del patrimonio musicale tradizionale veneto), Francesca Seravalle (curatrice internazionale, Archival Research Coordinator per Fabrica), Enrica Cavalli (regista e videomaker) Doretta Davanzo Poli (docente di Ca’ Foscari ed esperta internazionale di Storia della Moda e dei Tessuti, vice presidente della Fondazione Andriana Marcello), Resi Girardello (artista e docente), Barbara Toffano (scultrice e docente), Lorenzo Ammendola (manager e designer di merletto ad ago di Burano con all’attivo importanti collaborazioni internazionali), Principe Maurizio Agosti (artista-performer esperto di trasformazione e trucco teatrale). Fondamentale la collaborazione del Museo del Merletto di Burano e l’interazione tra giovani, merlettaie e professionisti.
L’Associazione Arte-Mide promuove la valorizzazione del merletto e delle merlettaie, contribuisce alla tutela di uno dei lavori femminili della tradizione veneziana, da molti anni anche attraverso lo spettacolo teatrale .Punto Burano Donne sul filo del Merletto, messo in scena durante la precedente edizione della Biennale del Merletto giugno 2016 al Teatro Goldoni con la regia di Massimo Navone. Arte-Mide è un’associazione di ricerca culturale e produzione teatrale che dal 2006 lavora sulla storia sociale delle donne nel corso dei secoli attraverso un format artistico ‘Il filo delle donne venexiane’ con lo scopo di valorizzare quelle figure femminili indipendenti che, attraverso le loro vite, hanno lasciato un segno nella città di Venezia e nel mondo, portando in scena le vite di personaggi mitologici come la Lilith, di artiste dal calibro di Eleonora Duse e Rosalba Carriera, di personaggi storici quali Veronica Franco e di ‘anonime’ di merlettaie, cortigiane, balie, cuoche.