Vivian è una giornalista che indaga sul caso di Anna Delvey, ereditiera tedesca, diva di Instagram, che ha scalato l’alta società di New York, salotti ambiti e banche prestigiose, rubando cuori e milioni di dollari.

Inventing Anna è ispirato a un caso di cronaca.

Prima che la sua vera identità venisse scoperta, Anna era riuscita a godersi, senza  pagare, millantando un fondo fiduciario soggiorni in hotel di lusso, viaggi su un jet privato, abiti esclusivi, cene sontuose e molto altro, per raggiungere un obiettivo: la fama. Ma non la fama gratuita fine a sé stessa, aveva un progetto culturale ai limiti della più sfrenata ambizione.

Vivian, che è in cerca di una riscossa professionale, dopo commesso un passo falso, leggi: essersi fidata, nella sua carriera, si interessa al caso di questa giovane donna, non ancora trentenne, che ha fatto cadere nella sua trappola fior fiori di rampolli, figlie dell’alta borghesia e banchieri.

Arresta, abbandonata dagli amici, Anna è in attesa di giudizio. L’unica visita che riceve in carcere è quella di Vivian che a poco a poco cerca di guadagnarsi la fiducia di una sfinge impassibile e indecifrabile. Solo quando la giornalista capisce l’obiettivo di Anna, il mistero si dirada, svelandone altri.


9 Episodi da circa un’ora ciascuno, ispirati all’articolo del 2018 di Jessica Pressler per il New York Magazine, Inventing Anna intreccia due diverse linee temporali: il presente, Anna in carcere e l’articolo che Vivian vuole scrivere; il passato: raccontato a Vivian dagli (ex) amici di Anna e da chi era in affari con Anna, sviluppato narrativamente attraverso flashback. Ne viene fuori una rete intricata e intrigante di relazioni, tradimenti e ovviamente truffe che episodio dopo episodio si incastrano perfettamente come un puzzle. 

Lo stile drammatico e divertente, allettante e allegro, ma soprattutto romanzesco di Shonda Rhimes si adatta bene a questa sua nuova miniserie disponibile su Netflix da venerdì 11 febbraio.
C’è molta carne al fuoco e Shonda non solo la sa cucinare bene, ma anche rendere più gustosa.
“Tutta questa storia è completamente vera.A parte le parti che sono totalmente
inventate” appunta la creatrice seriale Shonda Rhimes ad ogni inizio episodio.

*Consigliamo la versione in lingua originale con i sottotitoli. Nella versione doppiata, in italiano, Anna/Julia Garner ha un ridicolo e inascoltabile accento russo.