Tratto dal romanzo Tutta un’altra musica (2009) di Nick Hornby, Juliet Naked è un triangolo romantico che mette in scena temi cari al famoso scrittore: musica e varie ossessioni soprattutto maschili. Jesse Peretz, che ha lunghe esperienze come regista di serie tv, dirige questa storia con necessaria leggerezza che riesce ad essere tenera grazie alla chimica degli attori: Ethan Hawke, Rose Byrne e Chris O’Dowd.
Come dicevamo, questo film è una storia d’amore che cresce lentamente e lascia alla fine il pubblico con una piacevole sensazione di spensieratezza. Sceneggiato da Tamara Jenkins, Jim Taylor e Phil Alden Robinson, Juliet, Naked inizia con il presentare Duncan (O’Dowd) come un ossessionato fan di rocker, Tucker Crowe (uno stropicciato e perfetto Ethan Hawke), ormai scomparso dalle scene da circa venticinque anni, uscendo a metà di un concerto in un club di Minneapolis, per non tornare mai sul palco. Di certo la sua leggenda è andata sempre più gonfiandosi. Annie (Byrne), fidanzata di Duncan, è piuttosto stremata dal fanatismo del compagno verso questo misterioso musicista di cui non si sa più nulla. Mentre Annie si occupa del Sandcliff Seaside Museum, Duncan, insegnante di cinema, è ossessionato dal mantenere attivo il sito web che ha dedicato al genio di Tucker Crowe.
La relazione tra i due, già affaticata, arriva a un punto di rottura proprio quando arriva a casa loro un pacco contenente “Juliet, Naked,” un CD demo dell’album La donna, innervosita e stanca, lascia un commento piuttosto acido sul sito del suo ex compagno. Ma guarda un po’ a leggerlo è proprio il cantante “scomparso”, che si trova d’accordo con le critiche della donna… Dopo uno scambio di mail, i due si incontrano con non poche sorprese.
Juliet, Naked è una storia malinconicamente coinvolgente che sa conquistare il pubblico.