C’è una foresta in Giappone, ai piedi del monte Fuji, dove la vita e la morte si confondono. E’ la foresta di Aokigahara, anche conosciuta in patria come Jukai (letteralmente “Mare di alberi”). Al di là degli appellativi poetici, più tristemente, questa immensa distesa verde e lussureggiante è per lo più ricordata come “la foresta dei suicidi” (pare se ne compiano almeno un centinaio l’anno). In questo luogo, ameno e spettrale allo stesso tempo, si incontrano Arthur (McConaughey) e Takumi (Watanabe), due anime in purgatorio pronte a fare i conti con sé stessi e con il proprio destino.
Le premesse sono perfette per un film introspettivo e mistico, profondo e ricco di contaminazioni tra culture diverse. La foresta dei sogni darà del filo da torcere alle colte divagazioni visionarie di Terrence Malick (vedi The Tree of Life, per restare in ambito botanico/spirituale), potremmo pensare prima di entrare in sala.
Ma poi il film inizia per davvero. A poco a poco, l’illusione di una profonda simbiosi tra uomo e Natura, catturata sul grande schermo, lascia il passo a una sequenza sterile di metafore abusate e simbolismi logori e superficiali. Mentre la travagliata storia d’amore tra Arthur e Joan (Watts) – che viviamo retrospettivamente alternata ai labirintici percorsi dei protagonisti nella foresta – si rivela sempre più lacrimevole e melodrammatica.
Viene da chiedersi se anche il talentuoso Gus Van Sant sia stato fagocitato dai poteri oscuri della foresta di Aokigahara
La spiritualità, costantemente invocata come chiave di lettura dell’Universo, viene smontata sequenza dopo sequenza dall’acerrima nemica degli Autori: la banalità. Così anche gli attori, nonostante l’impegno, diventano simulacri vuoti e un po’ impacciati di messaggi lapidari e sterili. Se i dialoghi sembrano scritti per regalare facili sentenze da twittare in risposta alle massime di Osho, la struttura narrativa di La foresta dei sogni implode lentamente quando viene meno l’ispirazione metafisica, e l’esperienza sensoriale legata alla natura diventa il pretesto per inscenare la pallida versione cinematografica di una soap opera naufragata in un mare di alberi.
Titolo originale: The Sea of Trees
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Genere: Drammatico
Durata: 110′
Regia: Gus Van Sant
Sito ufficiale:
Sito italiano: www.laforestadeisogni.itCast: Matthew McConaughey, Naomi Watts, Ken Watanabe, Jordan Gavaris, Katie Aselton, Ami Haruna, James Saito, Owen Burke, Susan Garibotto, Jeffrey Corazzini, Joseph Oliveira, Anna Friedman, Simba Dibinga
Produzione: Bloom, Netter Productions, Waypoint Entertainment
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: Cannes 2015
28 Aprile 2016 (cinema)