“La Ragazza d’Argento di Alex Scarpa e Margherita Giusti Hazo in Anteprima al Cinemino di Milano

La ragazza d’argento è un cortometraggio completamente indipendente, realizzato grazie alla forza dei sogni da una troupe di giovani professionisti del settore cinematografico e interpretato da Paola Calliari e Filippo Santopietro, due attori con un grande talento e una carriera in ascesa.

Mercoledì 7 maggio alle ore 19.30, presso il Cinemino di Milano, si terrà la proiezione in anteprima del cortometraggio La ragazza d’argento alla presenza dei due registi Alex Scarpa e Margherita Giusti Hazon.

La ragazza d’argento è una favola, una storia che anche se racchiusa nel formato di cortometraggio si prende i suoi tempi senza sottostare alle regole del mercato e dell’industria cinematografica perché indipendenza significa libertà. In un mondo che corre troppo veloce, questo film vuole rallentare. 

Questa favola racconta la storia di Alba (Paola Calliari), che vive in un film degli anni ‘20, muto e in bianco e nero. Ogni giorno è la stessa storia: si trova nel giardino della sua villa, in campagna, sopra Trento, a osservare la città, laggiù in lontananza, con la sua promessa per un futuro scintillante. I suoi sogni ad occhi aperti, però, vengono sempre interrotti dalla proposta di matrimonio di un uomo che lei non vuole assolutamente sposare. Così un giorno, in modo del tutto inaspettato, mentre come sempre scappa da un futuro prestabilito, la magia arriva in suo soccorso: Alba trova a terra una piccola scatola di legno e senza pensarci troppo la apre. Come d’incanto si ritrova in una sala cinematografica: sullo schermo scorrono le immagini del suo mondo, sbiadite dalla grana di una pellicola che ha più di cento anni. Alba, spaventata, esce dal cinema e scopre di non essere più a Trento, negli anni ’20, ma a Milano, in un tempo dove vestiti come il suo non vanno più di moda, i rumori sono assordanti e i colori… tremendamente accesi. Ma soprattutto dove non esiste una sceneggiatura, come nel suo mondo: qui, nella Milano del 2025, niente è già stato scritto ma tutto è improvvisazione e imprevisto. Alba infatti conoscerà un ragazzo rassegnato e disilluso (Filippo Santopietro) e insieme a lui vivrà un viaggio dall’alba al tramonto alla scoperta di se stessa, dell’amore, dell’amicizia, di cosa significhi accettare se stessi e gli altri e dell’importanza di realizzare i propri sogni.

La ragazza d’argento è un cortometraggio che vuole celebrare la Settima Arte, e in particolare è un omaggio al cinema muto. Per questo la musica ha un valore importantissimo nel film, soprattutto grazie all’incredibile lavoro della compositrice e musicista Francesca Badalini (artista polivalente che spazia tra il pianoforte, la musicazione dal vivo di film muti, la composizione di colonne sonore per il cinema e di musiche di scena per il teatro) che ha composto una colonna sonora originale per il film.

La realizzazione di questo film è stata possibile anche grazie al prezioso lavoro fatto sulla post produzione audio, realizzata da Ivan Caso e Filippo Barracco, professionisti con una lunga esperienza nel settore. Grazie al loro lavoro, il progetto ha beneficiato di una cura del suono che affonda le radici nella tradizione dell’audiovisivo italiano, e che continua a collaborare con una nuova generazione di registi e professionisti del settore.

L’idea del film, ambientato fra Milano e Trento, è nata da una scintilla, un po’ per caso, come avvengono tutte le cose belle, fantasticando su come sarebbe imbattersi nel personaggio di un film. Grazie all’ispirazione tratta dall’intramontabile capolavoro di Woody Allen, La rosa purpurea del Cairo, è nata la sceneggiatura di una storia che si svolge dall’alba al tramonto e che racconta di un incontro magico, surreale, sognante. Uno di quegli incontri che ha il potere di cambiare il corso degli eventi.

Nonostante le difficoltà, la scarsità di mezzi e di denaro e il poco tempo – i personaggi sono usciti dalla sceneggiatura – proprio come nella pellicola di Woody Allen – perché questa storia voleva essere raccontata a tutti i costi. E così, dopo aver messo insieme la squadra, Margherita Giusti Hazon e Alex Scarpa hanno realizzato un cortometraggio in soli due giorni grazie a determinazione, passione e alla forza dei sogni, fra sacrifici, imprevisti ma soprattutto tanti segni del destino.