Quando Massimo, il marito di Antonia, rimane ucciso in un incidente, la donna scopre che suo marito aveva una relazione con un giovane uomo, Michele. Antonia, devastata dalla notizia, si ritrova a indagare sulla vita segreta del marito e stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici che erano per suo marito quasi una seconda famiglia. Grazie a tutti loro lei riuscirà a cambiare il suo punto di vista sulla vita, ma imparerà di nuovo ad amare?
Manca poco alla messa in onda/streaming della prima serie italiana originale prodotta da Disney+, tratta dal celebre, e indimenticabile film che celebra i 20 anni: Le Fate Ignoranti.
Con la sceneggiatura di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek in collaborazione con Carlotta Corradi e Massimo Bacchini, la regia di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek, Le Fate Ignoranti si sviluppa in 8 episodi da circa 50 minuti ciascuno.
Ferzan Ozpetek, 20 dopo come è stato raccontare ancora e di nuovo le Fate?
“La colpa principale è della produttrice Tilde Corsi che per 4/5 anni mi ha perseguitato per realizzare questa serie tv.
Poi c’è stato l’incontro con Alessandro Saba e con Gianni Romoli, cui devo moltissimo.
Abbiamo parlato e abbiamo deciso di raccontare in un modo con uno sguardo di oggi raccontare due mondi diversi.
Ho voluto aggiungere alcune cose, fare alcuni cambiamenti. La serie mi ha permesso di approfondire le storie di tutti quei personaggi che animano la casa di Michele, che nel film erano appena tratteggiati.
Il Soggetto principale della Serie è lo stesso del Film, ma con delle differenze. Innanzitutto, il film era tutto raccontato dal punto di vista di Antonia e lo spettatore scopriva insieme a lei un mondo nuovo, trasgressivo ma accogliente e non giudicante che la apriva al superamento del lutto e al cambiamento. Nella Serie invece i punti di vista sono molteplici, tutti i personaggi partono insieme.”
La cosa più difficile della serialità?
“È stato cercare di renderlo fruibile per tutto il mondo. Io sono molto provinciale e la serie sarà visibile in tantissimi Paesi, dovevamo renderlo facile da capire fuori dall’Italia. In questo Disney è stata straordinaria. Nel 2001 c’era un desiderio di apertura, di voglia di cambiare punti di vista, di sperimentare nuove conoscenze e la nostra storia si collocava perfettamente in quel clima. Ora la stessa storia, venti anni dopo, si ritrova collocata in un momento molto diverso, di ripiegamento in se stessi e chiusura verso l’altro da sé. Il mondo delle Fate ignoranti che allora sembrava un allegro invito alla diversità e alla novità ora invece è una zattera in difesa, pronta a resistere ai nuovi venti di restaurazione che soffiano, più o meno espliciti, nel mondo.”
Di cosa parla nel profondo questa serie?
“Parla di amore. Con Disney abbiamo voluto parlare dell’uomo e dell’amore in generale. Abbiamo voluto parlare della vita, delle nostre diversità. Nella mia carriera ho sempre mischiato le carte, cose che mi piace fare molto nella vita. Tempo fa una giornalista mi avevo detto “su 11 film che lei ha fatto, 7 parlando di omosessualità” e io avevo risposto che non sono io a parlare di omosessualità, sono gli altri che non ne parlano! È questo il nostro atteggiamento: mio e della Disney nell’affrontare queste nuove Fate.”
Cristiana Capotondi da cosa sei partita per costruire Antonia?
“Antonia già nella scrittura, nel copione è diversa dall’Antonia di 20 anni fa. Ha un’elasticità maggiore rispetto al personaggio di Margherita Buy, che io amo, è un mio riferimento. Mentre giravamo io e Ferzan abbiamo deciso di renderla più malandrina. Ogni giorno con Ferzan abbiamo cercato di portare la vita vera dentro la sceneggiatura che come dice Ferzan riflette la vita. set, senza togliere nulla. Abbiamo apportato ad Antonia lati del mio temperamento per raccontare questa donna oggi.”
Ferzan Ozpetek: “Margherita ha un carattere molto riservato. E io mi sono adeguato a a lei. Perché il mio metodo di lavoro non è che l’attore deve entrare nel personaggio, ma il personaggio deve avvicinarsi all’attore. Per me questo rende gli attori più efficaci.”
Serra Yilmaz, come è stato sedersi alla tavola delle Fate dopo 20 anni?
“Ero molto scettica all’inizio, perché era un film amato e temevo di toccarlo. Poi ho dato fiducia a Ferzan, come sempre. Sono passati molti anni. Nel film arrivava mio fratello, ora arrivo mio nipote…”
Come è stato lavorare ancora con Mina, autrice del brano inedito Buttare l’Amore?
Ferzan Ozpetek: “Mi ha detto che la serie le è piaciuto moltossimo. Mi ha mandato una canzone, che a me è piaciuta moltissimo. Mi ha detto che me l’avrebbe regalata, in cambio avrei dovuto farle il videoclip. Con Mina ho un rapporto bellissimo. È una delle persone che mi emozionano tanto”.
Le Fate Ignoranti sarà disponibilie in streaming in esclusiva su Disney+ dal 13 aprile per tutti gli abbonati