Durante la Guerra di Secessione, un soldato nordista ferito (Colin Farrell) viene accolto e curato in un collegio femminile, in un luogo non precisato della Virginia. Le poche donne e ragazzine, che vi abitano, vivono a modo loro la guerra in questa enorme casa, tra lezioni varie, francese, cucito, la cura dell’orto, sotto la guida della direttrice (Nicole Kidman) e dell’insegnante (Kirsten Dunst). L’arrivo di questo soldato ferito sconquassa la placida routine e accende la miccia delle rivalità sessuali.

Nel 1971 Don Siegel portò sul grande schermo il romanzo di The Beguiled di Thomas Cullinan; a dare volto ai protagonisti di questo psicodramma ad alta tensione erano due tenebrosi Clint Eastwood e Geraldine Page.


La regista Sofia Coppola rimaneggia questa storia e vince la Palma per la Miglior Regia a Cannes (era dal 1961 – Yuliya Solntseva, Storia degli anni di fuoco – che una donna non incassava quel premio).
La versione pizzi e merletti della Coppola ha un’atmosfera fatta di luce soffusa, trasognata e quasi candida.

Lo spettatore intuisce che la guerra è in corso da tuoni di cannone in lontananza e qualche colonnina di fumo sul panorama di questa splendida casa coloniale; le cause del conflitto sono bandite ai margini. Sofia Coppola sceglie come punto di forza del film una trama fiabesca per parlare di paradossi femminili. Del resto questo è lo stile della regista, che qui sembra aver scelto di condurre uno studio sugli umori di queste donne, catalogate ognuna con un carattere: intrigante, intellettuale, remissiva, curiosa, imperiosa, delusa, presuntuosa, …

E Sofia Coppola osserva distaccata queste donne recluse in una prigione dorata mentre vengono manipolate – e si fanno manipolare – da un uomo. Non discutiamo quindi sullo stile/marchio raffinato della regista. Ma L’Inganno ci lascia perplessi su alcune scelte di scrittura che rendono lo svolgimento incerto e zoppicante.

La figura del caporale McBurney (Farrell) è ambigua, ma nel modo sbagliato: soldato ferito, ospite, manipolatore e vittima. Se nel film del 1971 era ben marcato il temperamento di questo soldato, la Coppola lo strattona in una serie di opache ambivalenze.
A ciò si aggiunge che, all’interno di questa favola melodrammatica, manca quel senso di inquietudine e turbamento che ci si aspetta dalla storia. Non sappiamo se sia voluto o no, ma ci sono troppi momenti che risultano grotteschi; un esempio su tutti: le espressioni piccate della Kidman – bravissima – sfumano sul comico, suscitando risatine in sala (niente a che vedere con la furia horror della Page del ’71).

Ed è così che quest’Inganno inganna un po’.

Titolo originale: The Beguiled
Nazione: U.S.A.
Anno: 2017
Genere: Drammatico, Western
Durata: 94′
Regia: Sofia Coppola
Cast: Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Elle Fanning, Emma Howard, Oona Laurence, Angourie Rice, Addison Riecke
Produzione: American Zoetrope, FR Productions
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: Cannes 2017 – Compétition
21 Settembre 2017 (cinema)