“May December” di Todd Haynes

Julianne Moore e Natalie Portman magnetiche nel nuovo film di Todd Haynes, ispirato a una storia vera, una “riflessione sulla incapacità di guardare dentro noi stessi

Natalie Portman è Liz, attrice di soap opera che finalmente ha la possibilità di fare il salto di qualità della sua carriera: interpretare in un film indipendente Gracie (Julianne Moore), che venti anni prima venne condannata per aver avuto una relazione sessuale con il tredicenne  Joe, diventato suo marito dopo la fine del carcere per Gracie. Liz arriva a Savannah, Georgia, dove la coppia vive una tranquilla e apparentemente serena vita da tipico sobborgo americano, per studiare Gracie in modo da costruire il suo personaggio nel modo più autentico e veritiero.

Liz è particolarmente gentile ed affabile, mentre Gracie e suo marito sembrano sulle difensive. Il rapporto tra Gracie e Liz, le loro chiacchierate, si svolgono quasi sempre davanti  a uno specchio o in un gioco di specchi che dice molto sulla (poca) sincerità di entrambe le donne. Poco a poco Liz diventa sempre più simile a Gracie, si veste come lei, usa lo stesso make up, studia davanti allo specchio il piccolo difetto di pronuncia di Gracie fino a impadronirsene. Il suo atteggiamento si rivela allo spettatore sempre meno cordiale e gentile e diventando quasi predatorio della vita di Gracie.

Nel frattempo il rapporto tra Gracie e Joe si rivela meno idilliaco di quello che appare all’inizio del film: i sentimenti sopiti per vent’anni emergono lentamente in superficie, le dinamiche di una coppia non emotivamente equilibrata venti anni prima si manifestano nuovamente e con prepotenza in un drammatico confronto verbale tra i due (ispirato all’unica esaustiva intervista concessa dai veri personaggi di questa vicenda a una televisione australiana).

May December è una locuzione inglese che indica una relazione tra una persona molto giovane (May) e una persona molto più vecchia (December). Todd Haynes non condanna quello che avvenne venti anni prima, osserva le ripercussioni di quei fatti oggi. Osserva come quello che accadde cambiò la vita non solo dei due protagonisti, ma quasi di un’intera città.

May December racconta il passato attraverso i racconti del presente e sappiamo quanto la memoria possa essere selettiva. Tutti raccontano una propria verità ma nessuno sembra chiedersi perché sia accaduto ciò che è accaduto venti anni prima. Tutti covano risentimento – se non odio – e nessuno, come ha sottolineato il regista, sembra in grado di guardare dentro se stesso: non Liz, concentrata solo sul suo lavoro di attrice, non Gracie che sembra voler vivere una vita fatta di apparenza, e nemmeno Joe, che non trova la forza di ribellarsi alla manipolazione di Gracie. Questo caleidoscopio di emozioni trova nei tre interpreti una potente forza espressiva. Se potrebbe sembrare scontata per due mostri della recitazione come Natalie Portman e Julianne Moore, la vera sorpresa qui è il giovane Charles Morton, in grado di sfumature davvero complesse.

Fondamentale la colonna sonora,  adattamento di Marcelo Zavros della musica di Michel Legrand per il il film Messaggero d’amore (The Go-Between) di Joseph Losey del 1971: la musica funziona come un catalizzatore di attenzione e  sottolinea  – seppure qua e là mitigato da un sardonico sorriso  – il tragico egoismo dei protagonisti.

Titolo originale: May December
Regia: Todd Haynes
Sceneggiatura: Sami Burch
Protagonisti: Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton
Nazione: Stati Uniti
Durata: 117 minuti
Produzione: Netflix
Distribuzione: Lucky Red
Sito internet: https://www.luckyred.it/movie/may-december/
Uscita Italia (Cinema): 21 marzo