Mostre a Venezia nel primo weekend del 2020

Una proposta diversificata

Primo weekend del nuovo decennio all’insegna dell’arte, nel veneziano i musei presentano esposizioni per tutti i gusti, ma con una particolare predilezione per l’arte del XX secolo.

Un rapido ma appassionante sguardo su alcuni maestri del Secolo Breve si può trovare alla Collezione Peggy Guggenheim, nella mostra “Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa” dedicata alla mecenate americana che collezionava opere di Pollock, Brancusi, Arp, Magritte, Vedova, Tancredi… tutti capolavori presenti all’interno dello spazio espositivo che contribuiscono ad affermare il ruolo di Peggy nell’arte del Novecento. Presente anche una piccola sezione dedicata al movimento di arte cinetica e programmata, approfondito anche nella galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa, che all’interno della mostra “Colore Movimento Illusione” ospita le opere di Franco Costalonga, Jorrit Tornquist e Gilbert Hsiao, artisti interessati alla medesima ricerca ma con risultati molto diversi tra loro.

Ancora più attuali le proposte della Fondazione Pinault e di VAC Foundation: la prima al momento ha in chiusura “La Pelle”, personale di Luc Tuymans presente a Palazzo Grassi (gratuita il 6 gennaio per i residenti della città metropolitana di Venezia), mentre la seconda con “DK Zattere” offre un programma invernale di laboratori e attività che coinvolgono il pubblico, oltre a una esposizione di opere dell’avanguardia russa in dialogo con quadri del realismo socialista.

Un piccolo passo indietro nel tempo per la Fondazione Querini Stampalia che con “L’Angelo degli Artisti” cura un amarcord dedicato ai ristoranti d’artista veneziani, luoghi ideali per l’aggregazione e lo scambio di idee, che hanno visto la nascita di movimenti importanti dell’arte italiana, come ad esempio il Fronte Nuovo delle Arti sviluppatosi attorno ai tavoli del ristorante “All’Angelo”. Nel medesimo palazzo è ospitata anche la mostra “Venezia 1860-2019. Fotografie dall’Archivio Graziano Arici”, scatti che immortalano luoghi e tradizioni di una città in continua trasformazione. Sempre di fotografia si discute alla Casa dei Tre Oci in Giudecca con “Ferdinando Scianna. Viaggio racconto memoria”, nello splendido edificio è esposto un cospicuo ed emozionante nucleo di scatti del grande fotografo siciliano.

Ritornati nel centro storico, a Palazzo Contarini del Bovolo si trova illustrato e documentato il periplo di “Ezio Gribaudo. Itinerari: New York, Venezia, Torino”, mentre Fondazione Berengo utilizza gli spazi di Palazzo Cavalli Franchetti per esporre “Giovanna Repetto. Atmosfera”. Nel cuore della città Palazzo Ducale fa dialogare maestri veneti e fiamminghi in “Da Tiziano a Rubens”, mentre il quasi dirimpettaio Museo Correr si avvicina alla chiusura dell’esposizione “Sabra Beauty Everywhere” di Chiara Dynys, invece prosegue “Francesco Morosini: ultimo eroe della Serenissima tra storia e mito”, un approfondimento storico dedicato a uno dei più famosi capitani da mar.

A Murano merita sempre una visita il Museo del Vetro che ospita due personali: “Livio Seguso. In principio era la goccia”, eccezionale maestro del vetro che espone alcuni pezzi innovativi, mentre fino all’8 gennaio si possono vedere anche le fotografie di Matthias Schaller. Stessa data finale per “Pittura di luce. Burano e i suoi pittori”, serie di dipinti esposti al Museo del Merletto.

A Mestre prosegue l’esposizione “La pesca in laguna” al Centro Culturale Candiani, mentre ha da poco aperto “Lunar City” all’M9, un’occasione per celebrare lo storico sbarco sulla luna e approfondire la storia delle esplorazioni spaziali.

Ricordiamo infine che domenica 5 gennaio l’ingresso alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Palazzo Grimani (con la mostra “In Domus Grimani“) e Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’d’Oro è gratuito.