La Figliata, meglio conosciuta come la Covata dei Femminielli è una dissacrante e ironica performance antropologica; è un rituale, probabilmente di radici pagane, che deriva dall’antico rito della fecondità e che vede protagonisti dei travestiti che mettono in scena un finto parto. Inizia con la messa in scena di questa teatrale rappresentazione in maschera, che si addentra nelle profondità dialettali, il nuovo film di un ritrovato Ferzan Ozpetek.

Napoli Velata è un film che osa e sperimenta tra i vicoli di Napoli, tra morti e vivi, tragedie e bellezze; è una storia intrigante di delitti e di passioni dove esoterico ed erotico si intrecciano in un mistero che resta sospeso.
La premessa affascina.
Una sera, proprio durante la rappresentazione della Figliata dei Femminielli, Adriana (Giovanna Mezzogiorno) incrocia gli sguardi seducenti e provocatori di Andrea (Alessandro Borghi), un giovane attraente e sicuro di sé. E’ un’attrazione irresistibile e impetuosa quelli li trascina in un’indimenticabile notte di passione.

Il giorno dopo lui le dà appuntamento al Museo Archeologico, ma non si presenterà mai. Adriana, medico legale, inizia a investigare sulla scomparsa di un uomo sconosciuto che l’ha fatta vivere intensamente. Adriana cova e partorisce un sentimento forte, forse pensa sia l’inizio di un grande amore che potrebbe cambiarle la vita. La svolta arriva, ma diversamente da come si aspettava. La situazione precipita quando rimane coinvolta in un delitto che la trascina al centro di un’indagine.
Le premesse sono delle migliori, soprattutto se consideriamo gli ultimi lavori del regista. Tuttavia qualcosa si inceppa. Nel percorrere la storia di Adriana, attraverso i dialoghi tra lei e la sua famiglia e alcuni flashback, e di Andrea, con la polizia che investiga su di lui, Ozpetek, che scrive il film con Gianni Romoli e di Valia Santella, perde la strada della temerarietà e si perde nei labirinti dei vicoli. Ozpetek non riesce ad avere tutto sotto controllo in questa enigmatica favola di due regni, quello dei vivi e quello dei morti. Tuttavia ben vengano film discutibili come questo, anche se lasciano interdetti, anche se non sono perfetti o restano indefiniti.
Perché qui, anche in uno stato di confusione registica, che non riesce a stare al passo con un soggetto impalpabile e mistico, c’è quell’ Ozpetek che abbiamo amato e finalmente ritroviamo. Ed è in Giovanna Mezzogiorno, che torna davanti alla sua macchina da presa quattordici anni dopo La finestra di fronte, che il film trova un suo senso anche quando non ritrova la sua identità iniziale. Perfetta nella durezza e nelle fragilità di Adriana, la Mezzogiorno tieni in piedi la storia.
Napoli Velata ammalia con il suo cast e i suoi misteri e le sue musiche (Pasquale Catalano, e fa arrabbiare lo spettatore per le imprecisioni. Non lascia indifferenti e in questo e per questo vince.

Titolo originale: Napoli Velata
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: Drammatico
Durata: 113′
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Isabella Ferrari, Lina Sastri, Peppe Barra, Luisa Ranieri, Biagio Forestieri, Maria Pia Calzone
Produzione: R&C Produzioni
Distribuzione: Warner Bros Italia
Data di uscita: 28 Dicembre 2017 (cinema