Maria (Micaela Ramazzotti) è una giovane donna incapace di affrontare le responsabilità della vita adulta e genitoriale: non ci sono soldi per le bollette? Le butta via. Non si sveglia in tempo per portare i bambini, Giuseppe (Lorenzo McGovern Zaini) e Anna (Mia McGovern Zaini), a scuola? Li porta al mare.


Ama i suoi figli, ama alla follia suo marito Antonio (Mario Sgueglia), ma è inadeguata nel faccia a faccia con la complessità quotidiana del mondo.
Quando si trova sola, e a dover badare ad Anna e Giuseppe, il rumore del peso che le piomba addosso è troppo forte.
Gli assistenti sociali bussano nuovamente alla sua porta.

Scritto e diretto da Stefano Chiantini (Isole; Storie sospese), Naufragi racconta la storia di una donna, e racconta la maternità. Argomento già trattato e analizzato.
Del resto tutto quello che c’era da raccontare, è già stato raccontato. Quello che cambia è il modo in cui un regista lo comunica, e lo fa percepire allo spettatore.

Attraverso Micaela Ramazzotti, e due meravigliosi attori nel ruolo dei suoi figli, Stefano Chiantini racconta il disagio di una donna che, dopo una tragedia, deve fare i conti con la sua coscienza. Nell’imprevedibilità della realtà, entra in scena un elemento inopinabile, un contrasto, un anacronismo: una donna con cui Maria si scontra silenziosamente e si incontra: due madri angosciate in preda ai propri demoni.
Una forzatura all’apparenza. In realtà un chiaroscuro emotivo. Naufragi non vuole cercare redenzione per la sua protagonista, ma offrirle una terza possibilità o una prima, al netto dei suoi errori imperdonabili.

 

Esce in streaming distribuito da Adler Entertainment il 9 luglio su Apple TV/ iTunes, Google Play, Amazon TVOD, Rakuten e Chili e il 16 luglio su Sky