Xavier Veilhan apre lo Studio Venezia, realizzato nel Padiglione francese per la 57. Esposizione Internazionale d’Arte.

Studio Venezia è un progetto aperto, un lavoro che si basa sulla collaborazione tra diversi artisti e che ha come protagonista la musica. Il Padiglione francese è stato completamente modificato al suo interno per ospitare uno studio di registrazione. Christian Marclay (commissario del Padiglione Francia con Lionel Bovier) e l’artista Xavier Veilhan, che da anni sviluppa questo progetto insieme alla sua équipe, hanno invitato un centinaio di artisti a usufruire di questo incredibile spazio. Un ambiente che ora ha un’acustica eccezionale, ed è davvero piacevole e accogliente dal punto di vista estetico.

Il Padiglione francese durante questi sette mesi di Biennale sarà una “grotta sonora”, uno spazio rielaborato per captare e amplificare i suoni prodotti da strumenti di ogni tipo, dai contemporanei ai barocchi fino a quelli realizzati in loco per le nuove sperimentazioni. Veilhan auspica una fusione tra arte e musica e invita il pubblico a diventare testimone di quanto accade all’interno del Padiglione.

La lista dei gruppi invitati con le loro date compariranno nel sito dell’evento che sarà costantemente aggiornato, si tratta di band di ogni genere e nazionalità. L’artista è lieto di essere stato scelto per rappresentare il suo paese, ma è proprio attraverso questa installazione che vuole oltrepassare le inutili barriere dei confini nazionali. Questa installazione immersiva, per cui l’artista ha tratto ispirazione dal celebre Merzbau di Kurt Schwitters, accoglie il pubblico della Biennale e lo fa entrare in contatto con la realtà di uno studio di registrazione.

Il visitatore che si soffermerà in questi Jardins de la musique potrà comprendere almeno una parte del complicato processo di produzione della musica. Il Padiglione diventa così uno spazio di lavoro per i musicisti (che una volta terminata la registrazione restano i proprietari della loro opera) e un punto privilegiato di osservazione per i visitatori.

Xavier Veilhan voleva creare una situazione, con questa installazione dona al Padiglione un ruolo attivo e regala a tutti una piacevole sorpresa.