“PRIMA TI SPOSO E POI TI ROVINO” DI JOEL E ETHAN COEN

Vetriolo puro

Miles Massey (George Clooney) è un avvocato divorzista di successo: tutti lo temono e lo invidiano perché, qualunque sia il processo, riesce sempre a far vincere il suo assistito. Sua amata rivale è l’algida mantide Marylin Rexroth (Catherine Zeta Jones), interessata più agli alimenti che al matrimonio.

Sono loro i protagonisti di Intorelable Cruelty, (impietosamente tradotto Prima ti sposo e poi ti rovino) una commedia frizzante, ricca di colpi di scena, battute ironiche e intelligenti, l’ennesima prova di bravura dei fratelli Coen. Dopo vari snodi narrativi, i due protagonisti si innamorano (ne siamo certi?) ma la trama, solidissima, ci porterà fino alla fine senza certezze.

Impeccabili gli attori, specialmente Clooney, che si manifesta molto più a suo agio in queste parti che in quelle seriose da sex symbol. La mimica facciale e l’autoironia che mostra in questa pellicola sono sorprendenti, almeno quanto la capacità di creare con la Zeta Jones (molto brava anche lei) degli schetch e dei botta e risposta esilaranti. Ma più che degli attori, il merito è forse dei fratelli Coen che, dopo la malinconia de “L’uomo che non c’era”, ci colpiscono con bombe al vetriolo in questo film: la sceneggiatura è pirotecnica, e merito in più, neanche volgare come le ultime produzioni americane.

I cento minuti scivolano lisci fino alla fine, con un ritmo serrato, e un’incessante galleria di personaggi bizzarri, compreso Billy Bob Thorton nei panni di un imprenditore texano, vittima anche lui di Marylin.

Salutato con un’ovazione a Venezia, dove partecipava fuori concorso, sarà nelle sale ad ottobre e riscuoterà di sicuro il meritato successo

Regia: Joel e Ethan Coen
Soggetto: Robert Ramsey Matthew Stone John Romano

Sceneggiatura: Robert Ramsey Matthew Stone Ethan Coen Joel Coen
Scenografia: Leslie McDonald
Montaggio: Roderick Jaynes
Musica: Carter Burwell