In un periodo storico confuso come quello attuale, il teatro si assume il ruolo di narrare l’uomo contemporaneo, sempre più fragile e spaesato, e di mostrarci inedite possibilità.
La stagione 2017/18 del Teatro Filodrammatici si prospetta ricca di spettacoli che rappresentano il mondo com’è, chiuso, attraversato da fondamentalismi che rifiutano il dialogo.
Il Teatro Filodrammatici vuole raccontare i conflitti di questo mondo e immaginarne un altro.
Siamo convinti, ogni giorno di più, che sarà l’arte con la sua capacità di favorire la comunicazione a guarire la comunità umana dal fanatismo, anche perché di arte siamo proprio (e orgogliosamente) fanatici!
– Bruno Fornasari e Tommaso Amadio.
I dilemmi del presente sono radicati nel passato e riannodare questi fili costituisce quindi l’ideale fil rouge della stagione 2017/18 del Teatro Filodrammatici che, non a caso, inaugura con una prima nazionale scritta da Bertolt Brecht e diretta da Francesco Frongia, Tamburi nella notte .
Fanatismi religiosi, politici e anche artistici. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con essi e prenderne le misure. In questa direzione vanno anche le due nuove produzioni del Teatro Filodrammatici.
Il nuovo testo di Bruno Fornasari, prima nazionale con Tommaso Amadio e un gruppo di attori in scena a gennaio, racconta il difficile dialogo tra fede e scienza, sorelle litigiose che sono forse due facce dello stesso bisogno di dar senso al mondo.
Analogamente, Martiri (anch’esso prima nazionale) è la commedia di Marius von Mayenburg che farà emergere la crisi di valori delle giovani generazioni, mettendo a confronto il raziocinio e la cieca fiducia in un’entità superiore.Al contrario di quel che si è portati a credere, anche negli ambienti cosiddetti “agiati” e culturalmente evoluti, il rischio di fondamentalismi, fanatismi e visioni politiche distorte è comunque dietro l’angolo.
È questo il tema del testo di Ayad Akhtar, autore pakistano portato in scena da Jacopo Gassman, che in Disgraced ci racconta un’America ricca e liberale, ma solo in apparenza. Sarà un ambiente sociale disagiato, invece, l’humus nel quale fermenteranno la violenza e il dolore che Renato Sarti racconta nel suo Filax Anghelos, un viaggio metaforico nello sdoppiamento di personalità e, contemporaneamente, nell’Italia post bellica, la stessa Italia che arriva poco dopo il periodo nel quale si ambienta Immacolata Concezione di Vuccirìa Teatro, un progetto speciale – fuori stagione – legato ai Teatri del Sacro, vero e proprio spaccato dei fanatismi e delle chiusure mentali del nostro paese negli anni ‘40.
La notizia, però, è che da manie e irrazionalità si può uscire, magari con qualche aiuto farmacologico. Ricordate N.E.R.D.s – sintomi? Vi aspetterà di nuovo a capodanno! Ma così sembrano suggerirci anche i protagonisti di The Effect, gradito ritorno di Silvio Peroni che col testo di Lucy Prebble indaga gli aspetti d’ombra di ognuno di noi.
Per tornare a Hobsbawm: c’è bisogno di più memoria, quella memoria attiva e sana che fa ragionare e spinge a non ripetere gli errori del passato. Proprio su questo tema s’interroga Come il cane sono anch’io un animale socievole: il protagonista tenta di consegnare ai propri nipoti un’eredità morale, consapevole che solo la conoscenza della storia possa evitare il ripetersi di errori e atrocità. Proprio per evitare la ripetizione di errori e atrocità, da anni il Teatro Filodrammatici ha intrapreso la strada dell’inclusione e della conoscenza, per seguite anche con il Festival lecite/visioni e l’inserimento in stagione di uno spettacolo, Le scoperte geografiche, eredità della rassegna precedente, che con intelligenza e leggerezza racconta la grafia dei sentimenti tra due ragazzi omosessuali.
Non mancheranno, infine, le certezze e i ritorni. Con grande piacere porteremo di nuovo in scena lo spiazzante Parassiti fotonici, così come Paolo Nani con la sua doppietta La lettera/Jekyll on ice! e Ferdinando Bruni ne Il racconto di Natale, la cui visita sarà da noi ricambiata in marzo, quando Collaborators sarà pronto a calcare le assi della Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini!