“Sull’isola di Bergman (Bergman Island)” di Mia Hansen-Løve

Primo film in lingua inglese per la regista francese di origini danesi Mia Hansen-Løve, Sull’isola di Bergman, presentato in concorso al 74esimo Festival Di Cannes 2021, è un omaggio al cinema e a una delle sue icone mondiali, in un interessante dramma di relazioni interpersonali, in cui all’esplorazione delle dinamiche all’interno di una coppia apparentemente consolidata si alterna il percorso di crescita personale della protagonista femminile.

Fårö, una piccola isola sulla costa est della Svezia, è lo sfondo su cui si muove la coppia formata da Tony (Tim Roth), affermato regista con un suo seguito di attenti estimatori, e la compagna Chris (Vicky Krieps), sceneggiatrice più giovane e meno nota. Entrambi sono alla ricerca di ispirazione per terminare due diverse sceneggiature. Hanno una figlia e un legame che ha perso da tempo passione e ha più l’aspetto di un’unione intellettuale.

La scelta del luogo per la loro vacanza lavoro non è casuale: entrambi credono che lavorare per un’estate nei luoghi in cui visse Ingmar Bergman, alloggiare nella casa in cui il regista concepì alcune tra le sue opere più famose e dormire nella stanza in cui fu concepito Scene da un Matrimonio (“il film che ha spinto milioni di coppie a divorziare” scherza la signora che affitta loro la casa) possa aiutarli a portare a termine il loro lavoro creativo.

Entrambi lavorano separatamente alle loro sceneggiature – Tony in una delle stanze della casa, Chris nel mulino all’interno della proprietà – e per tutta la prima metà del film scrivono a mano con la stilografica, passando al computer solo in una seconda fase, passeggiano, discutono sfiorando l’eterno dibattito sul confronto tra vita personale e artistica soprattutto in riferimento a Ingmar Bergman (“sarebbe stato il prolifico regista che fu se avesse anche dovuto cambiare i pannolini a nove figli avuti da cinque donne?”);  frequentano la locale comunità, che in parte vive nel ricordo-memoria del grande autore e in parte vorrebbe non doversi confrontare con il turismo cinefilo e i Bergman Safari che portano appassionati in giro per l’isola a scoprire luoghi legati alla vita personale e artistica del regista svedese che a  Fårö visse per molti anni.

Quando l’isola e i paesaggi selvaggi sono diventati ormai parte integrante della storia della coppia Tony e Chris, Sull’isola di Bergman  si trasforma e diventa film nel film, mescolando passato e presente. Identità si sovrappongono, realtà e finzione si confondono quando Chris inizia a raccontare a Tony la propria sceneggiatura per un film dal titolo L’abito bianco.

Tutto ha inizio sul medesimo traghetto che ha visto arrivare Chris e Tony sull’isola all’inizio dell’estate, ma questa volta è la trentenne regista Amy (Mia Wasikowska) a giungere a Fårö per un matrimonio che, dopo molti anni,  le farà incontrare di nuovo Joseph  (Anders Danielsen Lie), il grande amore della sua adolescenza se non della vita.

Catapultati nella vita e nelle passioni di Amy, il racconto diventa strumento per affermare la creatività di Chris, fino a questo punto sacrificata dall’apparente fragilità e insicurezza di una donna che vive all’ombra di un uomo più vecchio e di successo: una emancipazione in cui è facile vedere i riflessi della vita personale della regista, per anni compagna del regista francese Olivier Assayas.

In questo gioco di identità  allo specchio in cui le azioni di Amy e Chris si sovrappongono – entrambe registe, entrambe giovani – in un continuo rimando tra realtà e finzione,  brillano le interpretazioni dei quattro attori protagonisti, ben diretti da Mia Hansen-Løve e ripresi dalla fotografia di Denis Lenoir, anche se il film pecca di una eccessiva lunghezza, malgrado qualche fugace tocco di umorismo destinato ad alleggerire la complessità dei temi, e lascia forse troppe domande senza risposte.

Sull’isola di Bergman
Titolo originale: Bergman Island
Regia e sceneggiatura: Mia Hansen-Løve
Cast: Tim Roth, Mia Wasikowska, Vicky Krieps, Anders Danielsen Lie, Joel Spira, Wouter Hendrickx, Gabe Klinger, Teodor Abreu, Clara Strauch, Oscar Reis
Distribuzione: Teodora Film
Paese: Francia, Belgio, Germania, Svezia
Durata: 112’
Uscita Italia: 7 dicembre 2021 (Cinema)