Un brindisi al futuro del Teatrino Groggia

Mpg cultura festeggia i successi degli ultimi cinque anni lasciando le porte aperte

Operatori, amici e teatranti si sono riuniti ieri, all’ombra degli alberi che proteggono il Teatrino Groggia di Venezia, per una chiacchierata in famiglia con Mpg cultura, l’associazione che negli ultimi cinque anni ha riportato questo spazio al centro della città. Il direttore artistico Mattia Berto l’ha definita una conferenza stampa al contrario, un’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, e che contribuiranno nell’immediato futuro, a sostenere la vitalità di una realtà necessaria a Venezia. Perché nonostante la difficoltà ad ottenere un segnale da parte delle istituzioni, in mancanza di un vero assessorato alla cultura, il Teatrino Groggia continua a lasciare le porte aperte a chi in questi anni ha avuto la possibilità di instaurare un rapporto speciale sia a livello culturale che sociale.

Se così non fosse, sono a rischio gli spettacoli per i ragazzi dai 6 ai 15 anni, la programmazione di Estate ragazzi, gestito dall’Associazione Barchetta Blu e tutt’ora in corso, laboratori di drammatizzazione basati sul linguaggio non verbale dedicati ai più piccoli, i progetti didattici elaborati insieme al Museo Ebraico, già richiesti dalle maggiori istituzioni attive su tutto il territorio Veneto. Salterebbero le collaborazioni con i Musei Civici, in particolare Casa Goldoni, mentre le decine di giovani diplomati dell’Accademia Teatrale Veneta avrebbero sempre meno prospettive future. Verrebbero meno le proposte teatrali per i più grandi e per gli studenti universitari, la casa della musica con le residenze dell’Orchestra L.O.V. e il Concorso Pianistico Nazionale Città di Venezia. Alla cittadinanza verrebbe a mancare un ulteriore spazio essenziale alla socializzazione, possibile attraverso le innumerevoli attività proposte, e di un punto di riferimento per le persone con maggiore difficoltà.

Mettere fine all’attività del Groggia, sottolinea Anna Poma del Festival dei Matti, significherebbe sottrarre alla città uno spazio pubblico che negli anni non è mai stato privatizzato. Una forma di democrazia esemplare, intesa come operazione politica, oltre che culturale, capace di prendersi cura dei legami sociali.

Visti i numeri che negli anni il Groggia è riuscito ad ottenere, Mpg cultura propone dunque un brindisi propiziatorio che si trasforma subito in una festa: il Teatrino Groggia deve proseguire la sua attività per il bene di tutti.