Due showmen ormai sul viale del tramonto cercano disperatamente di riguadagnare la scena nonostante l’età che avanza e nonostante lo scarso interesse del pubblico: è forse l’unico caso in cui una breve frase riesce a riassumere contemporaneamente sia la sinossi di un film che i retroscena della sua produzione. È il caso di Un’ultima risata, commedia on the road per la regia di Greg Pritikin con protagonisti due giganti degli anni ’70 con alle spalle un passato recente a dir poco travagliato: parliamo di un attore simbolo della New Hollywood come Richard Dreyfuss, reduce da una sfilza di accuse di molestie sessuali durante i primi mesi del movimento #MeToo, e della leggenda del Saturday Night Live e di una fortunata serie di film natalizi Chevy Chase, ora sommerso dalle polemiche e noto per lo più per essere uno degli attori più difficili da gestire sul set.

In questa breve commedia Netflix (disponibile sulla piattaforma dall’11 Gennaio scorso) Chase interpreta Al Hart, attempato manager di comici e intrattenitori che dopo aver ritrovato l’ex cliente Buddy Green (Dreyfuss) in una casa di riposo per ricchi, lo convince a riprendere la carriera di comico con un tour che passa per i più improbabili club del paese. In un’oretta e mezza che riesce a dare l’impressione di durare molto di più, Un’ultima risata cerca disperatamente di rendere interessante l’ormai stravisto cliché dei nonnetti in fuga (da Non è mai troppo tardi Last Vegas) caricandolo di gag al limite del cinepanettone (come i non riuscitissimi siparietti che vedono i nostri protagonisti pensionati storditi dalla marijuana, a lungo andare più penosi che divertenti) e spolverandolo di tanto in tanto con degli stucchevoli dialoghi sull’importanza di godersi la vita fino all’ultimo, tanto scontati quanto ridondanti.

Se è vero che in Italia non potremmo permetterci di storcere il naso di fronte a una commedia insipida con protagonisti due matusa, con l’ultima fatica di Boldi e De Sica (vale a dire Amici come prima, primo ritorno sugli schermi dei due iconici re dei film Natale dopo tredici anni di divorzio artistico) ancora nelle sale, è anche vero che nel caso della reunion natalizia nostrana c’era almeno l’intento di consolidare e riprendere una tradizione che, piaccia o meno, ha una sua storia e un suo pubblico. In questo caso invece Netflix decide di scommettere su una coppia tanto inedita quanto stanca, con una pellicola che nulla ha a che fare con gli altrettanto iconici film vacanzieri di Chase (e menchemeno con i titoloni che compongono la filmografia di Dreyfuss) e che quindi non riesce nemmeno a giocare la carta nostalgia. In poche parole, con Un’ultima risata Netflix aggiunge alla sua libreria uno di quei film che fino a una decina di anni sarebbe uscito in esclusiva home video per poi finire nella cesta dei dvd a 5,99€ della nostra libreria preferita.