Da pochi giorni la Galleria Ravagnan di Piazza San Marco ha inaugurato l’esposizione di sculture di Bruno Catalano, artista marsigliese di origini italiane seguito da anni dalla galleria veneziana.
Si tratta di un nucleo di opere recenti che ritraggono l’umanità attraverso la metafora del viaggio. Le opere, di piccolo formato o a dimensione naturale, rappresentano giovani donne e uomini colti nell’atto del camminare. Questo gesto così semplice e quotidiano, più volte rappresentato nella storia dell’arte contemporanea, è stravolto nell’opera di catalano poiché le figure in bronzo avanzano sprovviste della parte centrale del loro corpo. L’opera cattura da subito l’attenzione del visitatore, emana una sottile inquietudine, una tensione nascosta sottolineata dall’oggetto che accompagna l’umanità in movimento e cioè un bagaglio. È forse in quella valigia che le persone si portano appresso una parte della loro vita?
Il mistero che avvolge le sculture di Catalano affascina lo spettatore, osservando queste figure ci domandiamo: chi sono queste persone? Dove vanno e cosa portano con sé? Questi personaggi così comuni che indossano jeans, t-shirt e stringono tra le mani borse e zaini sono un emblema della nostra contemporaneità, su cui siamo invitati a riflettere. Mentre osserviamo le sculture iniziamo a immedesimarci in esse e a sentire una mancanza, un vuoto che si trasforma nel fardello della valigia che trasciniamo di luogo in luogo.
Ed è proprio la valigia, che tecnicamente sorregge l’opera, a raccontare una storia. Un oggetto che ha accompagnato l’uomo per secoli e che racchiude ciò di cui abbiamo materialmente bisogno. Resta poi quel vuoto, uno spazio che rappresenta altre necessità e altri pensieri, uno strappo che si crea dentro di noi a ogni partenza.
Tra tutti questi viaggiatori, in solitaria o in coppia, si apprezza il “ritratto di gruppo” che attraverso un intrico di mani, braccia, valigie e gambe narra la nostra società in costante movimento, verso cosa resta un mistero.
Bruno Catalano. La metafora del viaggio
Galleria Ravagnan, P.zza San Marco – Venezia
5 – 31 maggio 2017
Orari mostra: 10 – 19